(v.zagn.) Da una mia traccia di partenza, il commento sulla serie A.
Alessandro Mazzarino
L’Inter supera il Frosinone per 4-0, un risultato su cui pochi hanno scommesso, nonostante l’inferiorità calcistica dei ciociari rispetto a una ricca e grande.
Biabiany, Icardi, Murillo e Brozovic firmano la vittoria che regala all’Inter il primo posto solitario, con Napoli e Fiorentina, che saranno costrette ad inseguire, due punti in meno. Dopo una sfilza di vittorie di misura, arriva un successo che, forse, inizia a convincere i tifosi nerazzurri.
Qualcuno lamentava il fatto di giocare male e segnare pochi gol. Certo, tutto ciò nuoce allo spettacolo, ma in fin dei conti, se porti a casa i tre punti, il gioco non interessa più di tanto.
E’ anche vero, però, che non sempre ci si può affidare alla sorte, che magari fa colpire una traversa agli avversari (Verona e Torino) e un minuto dopo ti fa realizzare il gol decisivo. Oppure che riesce a non far chiudere il match in parità.
Qui, però, non possiamo parlare di sorte.
L’Inter presenta una fisicità ottima, con una grande difesa che fa passare davvero pochi avversari.
La squadra è guidata da Roberto Mancini, 50 anni, allenatore di esperienza e affermato: sulla panchina nerazzurra conquista due scudetti, due coppe Italia e due supercoppe. In Inghilterra, regala al Manchester City la vittoria di uno scudetto in extremis e al cardiopalma. Con il Galatasaray, invece, non riesce a raggiungere la vittoria del campionato, ma in Champions elimina l’acerrima rivale dell’Inter, la Juventus.
Il vantaggio che hanno i nerazzurri quest’anno è il non giocare le coppe. Insomma, i presupposti ci sono tutti, la squadra c’è ed è forte, l’allenatore altrettanto, il gioco arriverà. L’Inter ritornerà a vincere?
Alessandro Mazzarino