Venerdì è uscito il mio terzo pezzo su LIbertà, il racconto dei 21 anni di collaborazione con Avvenire e la reggianità delle scelte
Vanni Zagnoli (con Silvia Gilioli) Sono un giornalista freelance, di Reggio, professionista dal ’99. Ho scritto per tutti i quotidiani nazionali, da poche righe, assieme a mia moglie Silvia Gilioli, a migliaia di articoli, ma il piacere di Avvenire resta intatto, a distanza di 21 anni. Da Reggio Emilia, senza grandi doti di scrittura, non è facile trovare spazio a livello nazionale. Lavoriamo su esclusive particolari, serve il massimo dell’interesse da parte del personaggio e pure una forma coinvolgente.
Con il quotidiano cattolico è iniziata nell’autunno del ’93, con la promozione della Reggiana in serie A. Il capo della redazione era Orlando Giuliano, dal ’96 in pensione e firma della Gazzetta dello Sport, nel pugilato, con il nome Rocky Giuliano.
Da allora il responsabile è sempre stato Alberto Caprotti, milanese con residenza a Bergamo, già inviato al mondiale dell’86, grande penna.
Forse un migliaio gli articoli pubblicati, in questi 20 anni, peraltro nel nuovo millennio la percentuale è diminuita per tanti motivi, resta intatto il piacere di avere una corrispondenza con la redazione, con la firma Massimiliano Castellani e con il redattore Giuliano Traini.
Indimenticabile Lino Giaquinto, morto nel sonno a meno di 40 anni, era il vicecaposervizio, genovese di grande spessore umano. Ha lasciato un vuoto enorme, nella mia vita. Accanto a Caprotti si sono alternati il cremonese Massimo Iondini, da anni agli spettacoli, il milanese Antonio Cantù, da tempo caporedattore del calcio, alla Gazzetta dello Sport, Alessandro Dell’Orto, firma di Libero dalla fondazione. Gianni Messa, ora alla redazione milanese di Repubblica.
Le pagine sportive di Avvenire restano uniche, nel panorama italiano, con scelte sempre esclusive. Di lettura, meditazione, lontano dal coro dell’attualità. Dal ’94 avevo collaborato anche per le cronache italiane, con Luigi Santambrogio, poi vicedirettore di Libero, con Giorgio Paolucci, con Gazzaneo, con la supervisione del vicedirettore Giuliano Ragno, scomparso giovane. Qualche puntata ha toccato pure i settori più nobili, come gli spettacoli o agorà o catholica, sempre molto raramente. Nel tempo, poi, al settore ecclesiastico e culturale si è dedicato Edoardo Tincani.
Restano i contatti, le proposte, alle redazioni di cronache italiane, talvolta della politica, con il piacere di poter concorrere. Avvenire valorizzò, nel ’99, la sentenza Ekong, che parificava gli extracomunitari ai calciatori comunitari, dopo la storicità della sentenza Bosman. Giocava nella Reggiana, è nigeriano. Qualche pezzo di colore sulla Reggiana, quando era in serie A e B, l’avevo piazzato, adesso è quasi impossibile.
Rammento una bella intervista a Luigi De Agostini, figlio di produttori di cravatte, arrivato alla Juve, una a Nando De Napoli, ma poi dovrei veramente ripescare l’archivio cartaceo. Il piacere anche di pubblicare qualcosa sulla Pallacanestro Reggiana, quando debuttò in Europa, 16 anni fa. Il lavoro è molto più regionale o anzi nazionale, con spunti che debbono risultare forti, convincenti.
Il tutto con contatti maturati al telefono, per mail, allo stadio, nelle città dell’Emilia Romagna, con puntate a Verona. E due sottolineature.
Responsabile dell’inserto Agorà è il reggiano Roberto Righetto, che a lungo ha fatto il pendolare, da Reggio alla redazione di Milano, dalla zona acquedotto, vicina pure al Migliolungo dove abito io. E di recente ho scoperto che agli spettacoli lavora un redattore di Campagnola Emilia, Andrea Galli. Conoscevo la firma, non la sua origine.
Avvenire resta una bella lettura, di spessore culturale. Magari effettuata sull’edizione online, più che sul cartaceo. Silvia legge, controlla le informazioni in tempo reale per realizzare gli articoli, lei stessa ne ha autografati alcuni, cercando sempre di combaciare la sua professione, di impiegata contabile, con la passione per il giornalismo.
Su Avvenire ho portato i contributi di grandi sportivi e grandi storie. Elisa Rigaudo mamma volante cattolica fervente, Chiara Cainero campionessa d’Europa incinta, ma un centinaio sono i racconti che vanno oltre la quotidianità. Secondo il canone sport e sentimento, sport e valori.