(v.zagn.) Non abbiamo figli, quindi non sappiamo, però è un bel tema. Vanni, mi chiamo, all’anagrafe, proprio. Giovanni Zagnoli, mi chiamava Xavier Jacobelli. A tavola, Schianchi, idem, Giovanni. Vanni è divertente, ma unico.
Silvia. Non so cosa significhi, però ha valori umani enormi.
http://www.liberoquotidiano.it/
Nonostante l’esempio e i precedenti, anche molto curiosi, sdoganati dai vip, la scelta del nome da dare a un figlio è un momento piuttosto delicato. Ci sono genitori che arrivano a discutere animatamente, altri che aspettano diversi giorni dopo la nascita, altri ancora che optano per più nomi per non scontentare nessuno. Anche perché, in questo campo, scelte improvvide possono costare care: dalle rime moleste a scuola, fino alle allusioni e alle prese in giro, i nomi scomodi sono dietro l’angolo. Ora però, a moltiplicare le preoccupazioni dei futuri genitori arriva un nuovo studio, secondo cui il nomi assegnato alla nascita può avere un’influenza profonda sulla nostra vita: dalla scelta della professione, alla città, fino allo stile di vita e ai collaboratori.
L’importanza delle lettere – Secondo alcuni studi elaborati per l’ultima edizione di PBS Digital Studios’ BrainCraft series , l’atto di scrivere e ascoltare i nostri nomi più e più volte per tutta la vita può portare a un ‘egoismo implicito’, una sorta di culto di sé e compiacimento narcisistico della propria persona, indirizzato alle lettere e ai suoni coinvolti nel nostro nome. Insomma, “più siamo esposti a qualcosa, come ad esempio queste lettere, più questo ci piace”, spiega Vanessa Hill in un video pubblicato online sul ’Daily Mail’. Risultato? Finiamo per essere attratti da luoghi, carriere e persone che hanno un legame con le lettere usate nel nostro nome. A volte senza accorgercene. Lo studio chiama questo fenomeno “effetto lettere del nome”. Secondo gli autori, questo spiega anche perché lavorare con un gruppo di persone che condividono le nostre iniziali aumenterebbe la qualità del gruppo di lavoro.
Nomi dei figli – Non solo, l’effetto lettere del nome influenza anche la scelta di come chiamare la propria società, la barca o nostro figlio. O la scelta della città in cui vivere. Ad esempio a St. Louis c’è un numero insolitamente elevato di Louis, a Philadelphia di Philips e così via. A dimostrare il fascino delle lettere del proprio nome è anche il caso di celebrity come Will e Jada Pinkett Smith: i due attori hanno combinato i propri nomi per dar vita a quelli dei figli Jaden, Willow e Willard. Ma l’effetto nome può avere altre influenze insospettate, come indicherebbe una ricerca del University of New York a Buffalo: usando dati raccolti tra Usa e Canada gli autori hanno individuato correlazioni interessanti fra i nomi delle persone e le città in cui vivono, le loro carriere e molti altri aspetti della propria vita.
Ricordi di sé – Insomma, si finisce per scegliere ciò che, in qualche modo, si percepisce come legato a sé. In parole più semplici, le persone in genere si piacciono e apprezzano ciò che in qualche modo ricorda loro se stessi. E questo vale per il nome, ma anche per il cognome. Così non è un caso trovare professionisti il cui cognome rievoca il mestiere scelto, e questo in tutte le lingue. Insomma, c’è di che pensare quando ci si trova di fronte alla scelta del nome da dare ad un inconsapevole bebè.