Vanni Zagnoli
E poi c’è il derby toscano, in teoria non c’era partita a favore della Fiorentina, che invece deve recuperare due gol all’Empoli, per poco non lo supera ma va incontro al primo pareggio della stagione. Merito di Marco Giampaolo, tecnico abruzzese partito da Treviso, nel 2002: avrebbe dovuto allenare la Juve dopo Ranieri, senonchè il presidente Cobolli Gigli, il dg Blanc e il ds Secco decisero di confermare l’inadeguato Ferrara. Ma il tempo è galantuomo e oggi Ciro fa il commentatore per Mediaset Premium, mentre questo teorico del bel calcio in provincia si è ritrovato e a Empoli regge con il confronto con il guru Sarri.
Il primo tempo è della cenerentola della serie A, per budget, con ordine e reti di Livaja (in fuorigioco) e dell’austriaco Buchel. I viola caratterizzano la ripresa con gli inserimenti di Kalinic e Bernardeschi. “Considerato com’è andata – spiega Paulo Sousa -, cambierei l’11 di partenza: l’Empoli ci ha infastidito sul possesso palla, coprendosi molto bene. Eccellente, invece, la ripresa, meritavamo qualcosa in più”.
L’unico derby toscano di serie A, ora che il Siena è in Lega Pro, si sblocca su iniziativa del guizzante Saponara, il croato Livaja scatta in fuorigioco, il guardalinee Paganessi non sbandiera e Tatarusanu è infilato sul primo palo. Sousa rinuncia a Ilicic e a Rossi, Rebic è modesto, come Mati Fernandez. La difesa della Fiorentina respinge una punizione, Buchel raccoglie e con il sinistro trova impreparato il portiere romeno. Al 40’ ci sarebbe un rigore per l’intervento di Astori su Saponara, viene invece espulso Cupi, collaboratore di Giampaolo.
All’intervallo Sousa arretra Borja Valero, conferma Babacar ma con Kalinic e Bernardeschi i viola rimontano, in 6’. Il croato anticipa di testa Mario Rui, su assist mancino di Alonso, e poi sfrutta l’azione Bernardeschi-Babacar, trasforma il cross da destra, ai danni di Tonelli e Laurini. L’Empoli resiste, per alcuni minuti anche senza il mancino portoghese Mario Rui, infortunato. Al 33’ Kalinic coglie la traversa su cross di Tomovic, infine Skorupski vola sul destro violento di Vecino.
La giornata resta memorabile per la prima doppietta al Franchi di Nikola Kalinic, 28enne che accende il popolo della Fiorentina come Batistuta, per quanto è spietato in area. Ha un contratto quadriennale, è costato 5,5 milioni, gli ucraini del Dnipro avrebbero dovuto chiedere almeno il doppio. Parte dalla panchina Giuseppe Rossi, punta agli Europei e a 29 anni sarebbe la sua prima grande manifestazione, con l’Italia, ma in questa Fiorentina rischia di non essere titolare. Sousa la vuole emozionante come i versi del poeta portoghese Pessoa, a tratti è davvero spettacolare.
A cura di Alessandro Mazzarino