Il mental coach dà i voti al campionato, sino a questo punto della stagione, dunque con l’avvio del girone di ritorno.
di Diego Panicucci (mental coach)
Juventus. Questo club ha saputo gestire in modo esemplare la drammatica situazione venutasi a creare nel pieno periodo del ritiro estivo e che avrebbe destabilizzato qualsiasi spogliatoio e qualsiasi società professionistica mirando seriamente alla buona riuscita dell’anno in corso. Una frattura forte come quella tra Conte e la Juventus non si ricorda nella storia del nostro calcio nazionale, per tempi, modi e circostanze, credo che sia l’unica. La gestione della situazione è stata eccellente da parte della società in primis ma nello stesso tempo anche dello spogliatoio.
Quest’ultimo, ricco di campioni ha saputo immediatamente spostare il focus di attenzione non sull’addio del proprio mister ma sulle opportunità che questa vicenda avrebbe creato, per trovare immediatamente il giusto atteggiamento e impostare di fatto, la nuova stagione, oramai iniziata, con nuovi e stimolanti obiettivi.
Per ultimo ma non per demeriti, mister Allegri, arrivato con le giuste motivazioni e molte critiche gratuite da parte del popolo calcistico, ha saputo sbarazzarsi fin da subito dell’ombra di Antonio Conte evitando assurdi paragoni e lavorando a suo modo, gradualmente, in modo costante, a modificare quell’assetto e quelle idee che lui non riteneva adatte al suo modo di giocare o leggere il calcio.
In pochissimo tempo di fatto, è riuscito a dare la sua tempra alla squadra che a dispetto delle voci iniziali, lo ha immediatamente seguito stimandone le molteplici capacità nel modo migliore, mantenendo di fatto la leadership del campionato di serie A e (finalmente) passando il turno della tanto amata Champions League. Voto 7,5
Roma. Avrei preferito dare un voto più alto a questa gloriosa società che tanto bene ha fatto nell’ultimo campionato ma il passo falso fatto in Champions ed i 5 punti di distacco dalla vetta, incidono enormemente.
A parte l’impressionante e storica sconfitta in Champions con un totale 7-1 ciò che mi colpisce non è il fattore numerico, il vero indice che mi ha fatto letteralmente sobbalzare e nello stesso tempo mi ha allarmato più di tutto è stato l’atteggiamento visto in campo.
Di certo non è figlio di quella identità mostrata in campionato o meglio, forse si, nel senso che il nostro campionato lascia delle lacune importanti in termini di qualità e freschezza, nel modo di allenare e gestire un gruppo, nell’identificare il giusto obiettivo e nell’adottare le giuste strategie per il suo raggiungimento.
Siamo indietro rispetto ad altri campionati, siamo più conservatori, siamo sempre troppo convinti che il cambiamento possa portare più problemi che soluzioni alternative, ulteriori opportunità e possibilità, rimanendo cosi, ancorati a vecchi e vetusti metodi di lavoro e di pensiero che ci riempiono di alibi contraddittori ….ma questa è una vecchia storia. Rimane negli occhi solo quella convinzione forzata, a tratti arrogante e in alcuni modi stravagante di Mister Garcia che secondo me ha voluto coprire carenze di valore tecnico con forse troppe polemiche e con un atteggiamento spavaldo figlio però del niente. L’atteggiamento risulta fondamentale se alle spalle vi è stato fatto percorso, un lavoro preciso e mirato sulle convinzioni ed i valori del gruppo stesso.
Sicuramente non basta la pacca sulla spalla e ripetersi allo specchio che si è i più forti. Voto 6,5
Napoli. Mi sarei aspettato qualcosa in più a fronte di quanto visto nell’annata precedente e sulla base delle qualità del gruppo e del proprio mister.
Per quanto riguarda questa squadra credo che il contesto abbia giocato a sfavore degli obiettivi e del buon lavoro che era in programma di essere raggiunto.
La società ritengo abbia responsabilità nella gestione del contesto, ovvero dell’ambiente.
Avrebbe potuto salvaguardare il gruppo e la sua serenità quantomeno nel lavoro quotidiano e nella gestione del programma.
A mio parere troppe volte è successo che fattori esterni entrassero dentro lo spogliatoio togliendo energie preziose e destabilizzando cosi la serenità e il giusto spirito di fatto compromettendo una resa ottimale della stessa squadra.
Detto questo mi sento di fare i complimenti alla squadra che comunque è riuscita a portare a casa un primo trofeo importante contro la prima della classe. Sono convinto che possano fare meglio. Voto 6,5
Sampdoria. Il buon lavoro paga sempre, la Principessa del campionato sicuramente in questo momento è lei, in punta di piedi si sta meritatamente conquistando i piani alti della classifica.
Varie sono le caratteristiche che a mio parere risultano vincenti, da una mentalità chiara, ad una rosa giovane ma di qualità, da un allenatore di carattere ad uno staff ben organizzato e professionalmente preparato.
Mi scappa un sorriso pensando anche alla Società, l’ingresso del presidente Ferrero ha portato non solo a Genova ma in tutto il campionato italiano una ventata di freschezza e di leggerezza che nel calcio mancava da anni e risulta oggi più che mai essere vincente.
Unico punto debole di questa squadra in questo momento per ciò che ho potuto vedere seguendola in ogni sua partita potrebbe essere il calo di concentrazione che spesso li colpisce e che chiaramente destabilizza la sicurezza e la serenità in alcune fasi di gioco, sicuramente sarà una fase di crescita e mi auguro che anche questo aspetto venga allenato nel modo più corretto. Voto 7
Genoa. La bella Genova canta gloria in questo momento, con entrambe le sue squadre a contendersi gli spazi alti della classifica di serie A.
I grifoni ben guidati da un tecnico esperto quale è Gasperini, fatto su misura per questa piazza, stanno finalmente scrivendo pagine importanti nella loro storia.
Ottimi i giovani in rosa, sono convinto che con un piccolo sforzo possano veramente fare un salto di qualità importante. Spesso pagano in distrazioni frutto di poco controllo della concentrazione e dello stato d’animo ma per arrivare a gestire certe cose serve un lavoro diverso, non basta correre e giocare con la palla….questo è un male comune però nel calcio nostrano. Voto 6+
Milan. Alti e bassi, ancora manca quell’equilibrio necessario per indicare la direzione corretta.
E’ vero, la scommessa Inzaghi come tecnico in questo momento porta più dubbi che conferme ma continuo a credere che possa fare bene, sono convinto che abbia le capacità necessarie per aprire un ciclo.
La domanda è “gli lasceranno il tempo di crescere? “. L’aspetto che mi colpisce in modo particolare di lui è senza dubbio il fatto che sia molto determinato, estremamente professionale prova a lavorare a tutto tondo su ogni suo singolo giocatore.
Sono sicuro che gia Casa Milan darà un ulteriore stimolo verso Obiettivi importanti…..ecco qua l’importanza del contesto, dell’ambiente. Voto 6
Fiorentina. Il progetto Montella sta subendo ritardi nella sua evoluzione, complice di fatto i molteplici infortuni e questo può essere vero, ma ritengo che la squadra abbia dei limiti in termini di identità e quindi di convinzione nei propri mezzi, nelle proprie capacità. Va detto che mister Montella è un ottimo allenatore e cerca di gestire in maniera totale il proprio gruppo, sono sicuro che la squadra possa crescere e possa ambire a risultati migliori. Voto 6+
Udinese : Ancora in fase di crescita, gioco a tratti, un po’ discontinua in termini di risultati ma gruppo solido, società seria ed affidabile che sa gestire e far crescere da sempre ottimi giocatori. Aspettiamo impazienti. Voto 6
Palermo. Dopo un inizio un po’ titubante ultimamente si intravedono acuti importanti, sicuramente frutto del lavoro e dei giovani talenti a disposizione di mister Iachini. Voto 6+
Inter. Pazza Inter amala. Ma era proprio tutta colpa di mister Mazzarri? Non credo.
Sta investendo tanto sul mercato di riparazione in termini di qualità tecnica, vedremo come svilupperanno le idee di mister Mancini, intanto si notano i primi attriti, leggi Osvaldo.
Per adesso siamo lontani dalla sufficienza, una società come l’Inter deve competere con le prime della classe non solo in termini numerici di classifica ma soprattutto in termini di immagine, di gioco espresso e coesione del gruppo stesso.
L’aspettiamo… Voto 5,5
Sassuolo. Sta percorrendo la sua strada in totale armonia, non ci sono particolari pressioni, gioca a calcio e a tratti lo fa portando a casa risultati veramente importanti. Ragazzi giovani, talenti puri, condivido lo spirito e i valori che dimostrano di avere sul campo. Mi auguro davvero che continuino ad investire su questo modello di lavoro. Voto 6+
Empoli. La vera rivelazione per gioco, qualità ed identità. Squadra giovane e frizzante con carattere e coraggio ogni domenica gioca il suo calcio….alcune big dovrebbero avere queste caratteristiche qui.
Sarri mi piace, umile ma determinato, chiaro, sintetico, motivato, sa benissimo come guidare i suoi ragazzi.
Può veramente essere l’allenatore rivelazione del campionato. Voto 6,5
Torino. Partito forte anche se nel finale del girone di andata qualche passo falso di troppo lo ha commesso. Ritengo mister Ventura un allenatore capace di far crescere il gruppo, vediamo anche la Società come intenderà supportare il tecnico. Voto 5,5
Verona: Si ritrova a lottare a denti stretti per restare nella massima serie, ad oggi paga qualche punto lasciato per strada ingenuamente. Voto 6
Chievo. Maran sta cercando di portare la barca in porto senza troppi danni, la mano del nuovo tecnico ha dato una scossa. Più carattere e più convinzione potrebbero facilitare la buona filosofia del tecnico. Voto 6
Atalanta. Pochissime le partite che hanno portato i tre punti a casa, molti, forse troppi i pareggi .
Quale è il motivo principale? Convinzioni, concentrazione, ingenuità dovute ad inesperienza? Voto 5+
Cagliari. Zona retrocessione, poche idee e sinceramente poco carisma. C’è tempo per riorganizzare le idee ma serve un programma e una strategia seria che si possa seguire. Per un certo verso con Cellino almeno c’era una presenza forte, a volte anche troppo, ma si vedeva, si sentiva. Voto 5
Cesena. La domanda secondo me è: ”Cosa vuole fare la società?” dall’esterno sembra che i remi siano in barca gia da un po’ di tempo. Senza identità. Voto 5
Parma. Qui siamo quasi al momento dei saluti. Una squadra che lo scorso anno ha raggiunto l’Europa adesso si ritrova a non saper più neppure giocare a calcio. Abbiamo parlato di “contesto” e quindi di “ambiente” che ruota attorno alla squadra, beh qui adesso c’è il deserto. Non si parla di squadra allo sbando ma di società. Non ci sono più le redini, sbagliato scaricare le responsabilità soltanto sui ragazzi che vanno in campo. Con quale stato d’animo può andare in campo un giocatore che intorno ha il niente assoluto? Mi dispiace enormemente ma adesso serve veramente chiarezza. Voto 4