Da Kempes a Goetze sono passati 36 anni di emozioni non preventivate. I due Mario con i loro gol hanno deciso le finali mondiali portando le nazionali di Argentina e Germania sul tetto del mondo. Le abbiamo volute raccogliere per narrare le gesta compiuti dai giocatori che si sono segnalati.
Mario Kempes è stata la voce fuori dal coro non tanto per la doppietta realizzata all’Olanda ma per lo “schiaffo” morale al generale Videla e a tutta la giunta militare rifiutandosi di stringere la mano.
Otto anni dopo è ancora un argentino ad essere protagonista: Jorge Burruchaga. In una squadra di gregari, dove ad emergere è la figura di Maradona in quegli anni, il talentuoso sudamericano nella finale contro la Germania sul passaggio filtrante de El Pibe de Oro, si invola verso la porta e batte negli istanti finali di gara Schumacher in uscita. Sarà l’ultimo Mondiale vinto dall’Argentina.
Infatti quattro anni dopo ci sarà la rivincita della Germania peraltro discussa su un rigore concesso magnanimamente dall’esterno mancino Brehme a pochi minuti dalla fine. Si arriva agli episodi più recenti ed in particolare del 2006. Ad essere vittima è ancora la Germania nello stadio di Dortmund dove non aveva mai perso una gara. Avversario: l’Italia con la quale non vince da una vita. Corre il minuto 118: Pirlo guarda con la coda dell’occhio Grosso servendolo e il nuovo terzino sinistro dell’inter con un mancino di precisione chirurgica trafigge Lehmann. La gioia è alla Tardelli per un ragazzo abruzzese che si era procurato un rigore decisivo al 93′ con l’Australia e che ai calci di rigore in finale con la Francia realizzerà con freddezza regalando il quarto titolo agli azzurri.
A vincere il Pallone d’Oro nel mese di dicembre è il difensore Cannavaro, passato nel frattempo dalla Juventus al Real Madrid per i noti fatti di Calciopoli, dopo aver disputato un grande Mondiale. Arriviamo così a Mario Goetze. Entra e segna con una rovesciata spettacolare al 113′ contro l’Argentina diventando il giocatore più giovane ad aver segnato in una finale, a 22 anni, 1 mese e 10 giorni. Ultima considerazione: Robben nel 2013 ha vinto tutto con la maglia del Bayern Monaco decidendo la finale di Champions League sul Borussia Dortmund eppure il Pallone d’Oro è andato a Messi, meno decisivo. Idem quest’anno. Messi non ha disputato un grande mondiale, Robben ha inciso tanto di più però non è nella terna dei premiabili.
anculli