di Vanni Zagnoli
Pensieri in libertà, in vacanza a Bellagio, sul Lario. Ho guardato la partita della Lazio in macchina, da fermo, ovviamente, davanti all’Expo, a Rho, mentre mia moglie era dentro ma pioveva.
All’Olimpico è finita 1-0, ha risolto il gol di Keita, dopo i due pali colti dalla Lazio che però ha sofferto i tedeschi.
In Germania sarà durissima, a Leverkusen c’è il rischio che i biancocelesti perdano 3-1, perchè la fase difensiva è imperfetta. Un gol è alla loro portata e in effetti basterebbe perdere 2-1 per passare il turno.
Un precedente recente con i tedeschi fa sperare, la Juve aveva battuto il Borussia Dortmund negli ottavi solo per 2-1, a Torino, in Germania poi ha spadroneggiato per 3-0.
Il Bayer nel 2002 fu finalista di Champions league, a Glasgow, Scozia, venne battuto dal Real Madrid, dal gran gol di Zinedine Zidane. Allora aveva Lucio, il brasiliano poi colonna interista del triplete.
Non è più a quei livelli, però il calcio teutonica resta il numero uno al mondo per livello medio e continuità di rendimento, basta ripensare al mondiale vinto in Brasile. L’Italia ha una tradizione eccezionale come nazionale, fra i club fatica tanto.
A prescindere, Pioli merita la fase a gironi e con lui tutta la rosa biancoceleste, autrice di una stagione prodigiosa.