Quelli che lavorano con il pubblico ma non sanno usare o non vogliono usare i social networks. Prevale una privacy ridicola, di gente che magari vive sui social ma non vuole farsi riprendere o fotograre al lavoro

Auguri del Parma due anni fa. Zagnoli con l'ad Pietro Leonardi: "Facciamo senza di te". Non ero allineato, gli davo fastidio e non voleva perdere tempo con me, ma doveva farlo.
Auguri del Parma due anni fa. Zagnoli con l’ad Pietro Leonardi: “Facciamo senza di te”. Non ero allineato, gli davo fastidio e non voleva perdere tempo con me, ma doveva farlo.

C’è una bella categoria di persone, in Italia, che lavora con il pubblico. Bar, forno, palestra, assicurazione, ma di tutto.

Tutti lì, concentrati sulle offerte commerciali, sul promuovere se stessi di persona, affabulanti e affabulatori. Li racconto io stesso, ogni tanto, in video.

Ebbene, tanti preferiscono non apparire, non fare nulla, pur non di mettersi in gioco.

Stanno lì, a fare nulla, dispiaciuti che non viene gente, che il locale non è pieno o comunque è pieno solo nel weekend o in certe ore.

Suggerisco di mettere la foto del figlio, bambino, su facebook: “A cosa serve?”. Non avete capito niente, perchè in tv la pubblicità è fatta spesso con i bambini?

Straordinari, refrattari ai consigli, comunicano a modo loro o non comunicano. L’offertina commerciale, la grande promozione, il gran sconto. “Quello ti sta bene, quest’altro anche. Compralo”.

Va beh, via, dai. Non sanno e non voglio imparare. Dispiace per loro. Se non interessa a loro, se io sono un cliente che rompe le scatole, peggio per loro.

In copertina, Vanni Zagnoli con Alberto Rimedio, al Mapei stadium. E’ la prima voce del calcio in Rai, in questo biennio.

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