A distanza di mesi viene riproposta l’intervista a Macalli che spiega il senso della sua difesa, nei confronti di Agnelli, che appoggia in quel momento la candidatura di Tavecchio nel ruolo del presidente della Figc.
Macalli che detiene il 17% delle urne di quota elettorale difende il candidato Tavecchio replicando agli attacchi di Agnelli: “Attacca solo perché abbiamo un’altra età. Andrea Agnelli è fortunato, io non nasco con quel nome, a 17 anni dovevo andare a lavorare, feci il ragioniere in azienda, a Crema, poi Milano. – chiarisce il presidente della Lega Pro – pago le imposte sul mio lavoro. La Fiat metteva 4-5000 lavoratori in mobilità, in cassa integrazione, così qualcuno le paga, ovvero l’Inps.” Una risposta secca da parte di Macalli, che anch’esso si trova chiamato in causa per l’età anagrafica, ma contemporaneamente difende l’operato di Tavecchio, all’epoca presidente della Lega Nazionale Dilettanti.
Anche Barbara Berlusconi preferisce gli under 40, ma Fedele Confalonieri non ha 20 anni, e resta tuttora affidabile.
Biagio Bianculli