La Nuova Sardegna, Cagliari-Sassuolo 0-1. E’ la partita del ds Giovanni Rossi, che nella capitale della piastrella mai è stato primo, sul mercato, e di Pavoletti, mai titolare fisso, qui. Bucchi: “I rossoblù sono più avanti, la difesa è assestata”

Con Adjapong, leader del Sassuolo primavera, campione d’Italia

http://www.lanuovasardegna.it/sport/2017/09/20/news/ce-la-giochiamo-senza-fare-calcoli-1.15882915?ref=search

Sassuolo. A Cagliari arriva la squadra che a lungo è stata di Giovanni Rossi, il ds rossoblù che mai ha lavorato da solo. E’ un grande professionista e meritava di essere il primo, sul mercato, non di essere affiancato o comunque di affiancare Nereo Bonato e Guido Angelozzi.
Il quale ds neroverde ha scelto Cristian Bucchi, fra i 7 giovani tecnici della serie A. “Come Rastelli – racconta -, Inzaghi, Montella e gli altri arrivo rapidamente nel grande calcio. Sono solo alla 6^ stagione in panchina (la prima subentrò a Pescara, a campionato compromesso ndr), l’esperienza conta, nella preparazione delle gare, ma non è l’unico ingrediente chiave. Contano il lavoro e persino la fortuna”.
Il campo dice che Rastelli è più avanti e non per caso.
“Si è impegnato molto sulla difesa, i progressi rispetto al suo debutto in A sono evidenti. Tantopiù l’effetto Arena”.
Già, il battesimo è stato eccellente, con il Crotone, a Ferrara è arrivata una vittoria inattesa.
“Lo stadio di proprietà – in realtà è solo una soluzione ponte – dà entusiasmo. Anche il Sassuolo l’ha, ma non al suo paese. Comunque è un gioiello. Peraltro, noi è come giocassimo quasi sempre in trasferta”.
Bucchi studia l’avversaria, rischia di essere schiacciato dall’eredità di Eusebio Di Francesco.
“L’ad Carnevali mi ha ribadito la fiducia, fa piacere. La stagione è di transizione, le aspettative non sono esagerate. Il Cagliari ha la velocità di Joao Pedro, Farias e altri”.
Farias. Che al Sassuolo sprecò chance, quando la società modenese era esordiente in A. A dicembre, gli emiliani si presentarono al Sant’Elia altrettanto in crisi, sfiorarono il successo. Stasera firmerebbero per il pari. “Manca Berardi, quasi pronto”.
E’ azzurrabile, come Politano. Ha il contratto sino al 2022, come anche Acerbi e Falcinelli. Il quale centravanti si rivelò a Perugia, prima di Bucchi allenatore, e si è consacrato a Crotone. Ma nel distretto delle ceramiche rischia di fallire. In fondo Pavoletti non ebbe chances vere, da Eusebio. “Ora – chiosa Bucchi – è temibile. Ma non lo marchiamo a uomo”.
Letschert fatica, Peluso non è più titolare, la squadra Mapei è più vulnerabile del passato.
Vanni Zagnoli

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