La morte di Mario Cervi, fondatore de Il Giornale. Quando assaggiò l’erbazzone del mio forno preferito, portato apposta da Reggio Emilia in redazione

Mario Cervi aveva fondato il Giornale, nel '74

 

Il direttore de Il Giornale, Mario Cervi, è morto a 94 anni. Apparteneva a una generazione di giornalisti che ho sempre sentito lontana, politica e austerità, da quando nel ’90 mi approccia a questo mondo. L’ho incrociato raramente, di fatto gli ho parlato solo nel 2008, quando qualche mese dopo la fine del mio unico contratto in carriera a Milano a Il Giornale, portai in redazione, da Reggio, direi in macchina, 3 vassoi di erbazzone, al punto che Elia Pagnoni, oggi capo dello sport, da allora, per anni, mi soprannominò Vanni erbazzone. E’ una prelibatezza reggiana, di verdure . Mari ol’assaggià, passai io dal suo ufficio, ad hoc, e ci strappammo un sorriso reciproco.

Leggo Il Giornale da tanti anni, ne condivido le idee politiche, ma in maniera soft, com’era lui, direi. Le urla, gli estremismi credo non gli piacessero. Aveva lavorato a lungo con Indro Montanelli. Ecco, io preferivo Cervi, che avevo letto spesso su periodici, al giornalista più noto. Solo perchè i numeri uno mi fanno ancora più paura.. E’ tutta una questione di ieraticità. E poi quegli occhiali di Mario, sempre vagamente scuri. Leggevo delle crociere con lui a bordo, a discettare di politica e costume, immagino. Era un bel personaggio.

 

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