(v.zagn.) Benvenuto pubblico a Diego Panicucci, mental coach livornese di Castiglioncello. Devo tesaurizzare i suoi consigli, da amico. E’ un grande professionista, conosciuto per caso a Sportitalia. Meriterebbe di impiegare meglio il suo tempo, me ne dedica tanto ad ascoltarmi gratis. Gli do lezioni di giornalismo e mi piglio qualche consiglio suo che non voglio ascoltare. Scherzi a parte, Diego interverrà ogni volta che vuole. Questo sito è casa sua e dei suoi amici. Scommetto su Diego, diventerà il numero uno in Italia della sua professione.
di Diego Panicucci (mental coach)
La sentenza della Kostner è solo l’ultimo episodio, purtroppo, di una vicenda negativa che ha colpito lo sport in generale, apre scenari importanti che occuperanno sicuramente gran parte delle pagine sportive nazionali per un bel pò di tempo parlando del giusto e ingiusto, della pena o della mancata denuncia, la buona fede o il dubbio…. Io sinceramente mi sento di scrivere due righe su l’aspetto più drammatico che ritengo sia il vero responsabile di questo male, soprattutto nello sport, ovvero la droga, il doping, chiamatelo come volete.
Voglio assolutamente concentrare ogni mia attenzione sul motivo per il quale troppo spesso, il doping, l’uso di sostanze dopanti, coinvolga sportivi di ogni disciplina ma soprattutto “campioni”. Si, l’ho scritto volutamente tra parentesi e in minuscolo. Troppo spesso si utilizza questo aggettivo prestigioso e nobile per persone che poi non lo meritano pienamente. Un Campione non si abbasserebbe mai all’utilizzo di un artificio farmaceutico per raggiungere quei traguardi cosi importanti, stimolanti e prestigiosi che solo il suo “Essere Campione” può sognare di conquistare. Il Campione possiede un senso di lealtà e di forza che si anima nel profondo, nel rispetto principalmente di SE stesso. Sarebbe assurdo per una persona del genere partecipare ad una competizione, non troverebbe lo stimolo base, il fascino della sfida, del mettersi in gioco e misurarsi. Si, misurarsi con se stesso! Allora cosa accade a questi “campioni”? Debolezza? Crisi? Poca autostima? Problemi personali? Tutto può essere, ma di certo non sarà mai ciò che ti accade a guidare le tue azioni future ma bensi saranno sempre le azioni di risposta che deciderai di attuare a portarti dove vuoi tu.
A chi nella vita non è mai girata storta? Si alzi in piedi chi non ha mai perso. Chi non ha vinto. Chi è uscito sconfitto da qualcosa e si sentiva pronto per vincere. Tutti noi siamo passati attraverso periodi migliori e periodi peggiori ma ognuno di noi da quei momenti, se è stato abile, ha trovato il giusto modo per leggerli, superarli ed utilizzarli a proprio favore per crescere e ripartire più forte di prima. Le scuse non servono, gli alibi idem, la realtà spesso può far paura perchè ti mette faccia a faccia con te stesso e questo può intimorire. Spesso c’è il timore di arrivare al nostro limite, inconsciamente ci spaventa il “cambiamento”, non sapere cosa c’è oltre, cosa potrebbe cambiare, è troppo più immediato restare fermi e “sperare” ! Si sperare. Che poi, sperare in cosa? Si spera troppo, troppo facilmente, e per troppe cose, cose che in realtà possono dipendere solo dal nostro atteggiamento mentale. Vi siete mai chiesti cosa potremmo essere capaci di fare se solo ci mettessimo nella condizione migliore per poter raggiungere un nostro obiettivo importante?
Il viaggio più bello e stimolante che possiamo intraprendere parte sempre da noi stessi.
Conosci te stesso e utilizza ciò che possiedi fino al massimo, potresti trovare Risorse che nessuna droga al mondo avrebbe il potere di farti provare!