I conquistatori del Nuovo Mondo sono loro: i tedeschi. Come Cristoforo Colombo ed altri esploratori delle Americhe la Germania di Low vince il Mondiale in Brasiie. La nazionale tedesca è la prima europea a vincere un titolo mondiale nel nuovo continente.
Il segreto dei tedeschi sta nell’applicare serenità e fisicità che gli hanno portati alla vittoria del Mondiale per la seconda volta da quando le parti Ovest ed Est sono state unificate sotto un unico Stato. Low ed altri campioni del mondo come Lahm, Schweinsteger, Mertesacker, Klose e Podolski piansero lacrime amare nel 2006 nella semifinale con l’Italia. Ma da quel momento è nata la vera Germania capace di metabolizzare anche la sconfitta nel 2010 con la Spagna e di catalizzare il suo percorso di crescita nello scorso luglio. E’ la possibile candidata ad aprire un ciclo post-Spagna ed è la migliore del Vecchio Continente con i suoi tre europei vinti nel ’72, ’80 e ’96. Ha partecipato a 13 finali tra Mondiali ed Europei che sono numeri alla mano pazzeschi. Numeri ottimi solo nel calcio e non in altri sport come basket e volley ad esempio. E’ stata la vittoria di un gruppo e senza punti deboli con Hummels, Howedes e Boateng ad essere dei mastini nella retroguardia. La Germania ha costruito la sua vittoria sapendo recuperare lo svantaggio con il Ghana, soffrire con gli Usa, lucida con l’Algeria anche nei tempi supplementari e cinica al momento giusto con la Francia. L’impetuoso 7-1 inflitto al Brasile è sembrata una mostruosa formalità. Lo dimostrano le cinque reti realizzate nei primi 29′ di gioco nei quali Klose è diventato il miglior marcatore di sempre dei Mondiali con 16 realizzazioni.
Biagio Bianculli