Vanni Zagnoli
Allo stadio Braglia è stato il pomeriggio di Daniele Galloppa. Esce dalla panchina e risolve la partita con il Lanciano. Il Modena rifiata dopo tre sconfitte in quattro gare, in panchina Hernan Crespo si dimena: “Era ora, finalmente”.
“Perchè – argomenta l’ex centrocampista crociato – avevamo costruito veramente tanto, con pazienza e magari poca precisione sotto porta”.
E poi era ora che tornasse al gol anche Galloppa…
“Già. Sono passati tre anni, l’ultimo fu in serie A, in Parma-Milan, 1-1, con Donadoni in panchina. In maglia crociata ne realizzai 4 e due partite dopo quella soddisfazione il ginocchio si ruppe per la seconda volta”.
Ora è titolare?
“Due le ho giocate, veniamo dal turno infrasettimanale, ero un po’ affaticato. Peraltro ho rilevato Olivera, che aveva autografato l’unica vittoria, prima di questa. Stavolta ringrazio Belingheri, che aveva già propiziato l’altra nostra rete. Da alcune settimane ho lasciato Parma per Modena, anche come abitazione”.
Crespo era stato suo compagno in maglia crociata…
“Nei sei mesi con Franco Colomba, prima che lasciasse il calcio. All’epoca ero rientrato dal primo infortunio grave. Mi ha dato semplicemente il cinque, era felice per me. Del mio Parma è rimasto solo Alessandro Lucarelli, mi ha mandato subito un messaggio, per il gol. A ricordo anche dei 6 anni condivisi. Gli auguro di risalire prontamente, con i gialloblù”.
Altri agganci con Parma?
“Conservo tanti amici. Da qualche mese ho Andrea D’Amico come procuratore e faccio pure il papà, di Giacomo, avuto un anno e mezzo fa da Federica, romagnola, di Cesena. Con Lippi debuttai persino in nazionale, nel secondo tempo con l’Irlanda e con la Svezia, a Cesena. Era il 2009”.
Con il Modena che obiettivo ha?
“Abbiamo un potenziale importante, per la serie B. Meritavamo più punti, abbiamo sempre fatto la partita, senza subire”.
