Vanni Zagnoli
Sassuolo
Ogni volta che vede il Milan, Berardi fa il diavolo a quattro. Tripletta domenica, dopo il poker del gennaio 2014, che costò la panchina a Massimiliano Allegri. Il primo gol è stato fantasma, l’arbitro Russo ha convalidato su indicazione del giudice di porta Damato, ma la palla non era entrata completamente.
«Sinceramente non ho visto se il pallone fosse entrato – racconta a caldo Domenico Berardi -, perchè avevo un giocatore davanti. C’è il giudice di porta, che avrà visto meglio di me: se ha convalidato, vuol dire che ha visto bene”.
L’attaccante di Cariati Marina non ama le interviste, si è concesso solo a Sky, all’intervallo e alla fine. A metà gara, parlava con diplomazia, anche degli avversari: “Il Milan è un’ottima squadra, bisogna stare più sul pezzo. Ripartire un po’ meno, cercare di fare la fase difensiva e provare a non prendere gol».
Si era sul 2-1 e Berardi mostra disciplina tattica anche nelle parole. Il raddoppio è stato propiziato dall’assist di Simone Missiroli, reggino, fra i più positivi nella stagione del Sassuolo. Certamente il biondo attaccante esterno è stato favorito da Bonera, a disagio sulla fascia sinistra: Inzaghi peraltro non aveva alternative, a parte Bocchetti, impiegato poco, in questa stagione.
Alla fine Berardi conferma l’entusiasmo per il pomeriggio più bello del suo campionato.
“Giocare contro il Milan mi porta bene, o faccio tripletta o ne realizzo quattro, e allora mi terrò il pallone a casa”.
E’ la sua terza tripletta in serie A, la prima della stagione: due l’anno scorso, contro Sampdoria e Fiorentina, sempre fuori casa, e una quest’anno.
Ha vissuto un’annata discreta, complessivamente forse inferiore alla scorsa, e così potrebbe restare per un altro campionato al Sassuolo. A 20 anni, può aspettare ancora, prima di passare alla Juve.
“Per me è stata una stagione importante – aggiunge, ho lavorato duramente per migliorarmi, vedremo a giugno se restare, ma credo che rimarrò. Valuterò il futuro con i miei agenti”.
Anche Zaza potrebbe rimandare l’approdo alla Juve, sfiorato a gennaio. “Siamo ottimi amici, è bello avere un rapporto così, dentro e fuori dal campo”.
Le reti complessive in due stagioni sono già 27, Berardi deve solo trovare un pizzico di continuità ed evitare ammonizioni gratuite. In under 21 era stato espulso, in amichevole, il prossimo mese giocherà gli Europei in Repubblica Ceca e lì avrà l’occasione di trovare la consacrazione anche a livello continentale. A Conte piace molto, ha un anno per convincerlo a portarlo agli Europei. Se è concreto come domenica, ce la può fare.