“Le donne hanno qualcosa in più, l’ho sempre detto”, ricorda il signor ex curatore di questo sito. Ex perchè, appunto da distratto da troppe donne, non ha più tempo, anzi non l’ha mai avuto tanto, per curare questo sito e il relativo youtube. Perchè le cose anche gratis vanno fatte bene, sennò è meglio non farle.
Bene, io sto dalla parte delle persone, che lavorano e stanno normali, sui social come nella vita. Purtroppo, invece, esistono molte donne che di mestiere fanno le promoters di se stesse, per mascherare la realtà.
Un anno e mezzo fa conobbi tramite social una signora che era molto per le donne. “Non so se te ne sei accorto, ma io sono sempre dalla parte delle donne”. Certo.
Lei sosteneva che la classe politica avesse una responsabilità morale sui suicidi o depressioni causate della crisi economica, che Maradona andasse ucciso – ucciso -, per avere risposto forse con uno spintone, chissà. alla sua ragazza che lo stava ritraendo in video, ubriaco. Basterebbe che si facesse curare, Diego, ma “Hi soy el Diego….”.
E poi altre amenità. Un giorno la signora mi chiese un favore sorprendente, ne parlai in maniera innocente con una persona che la conosceva meglio, tramite whataspp e mi arrivò una risposta cattivissima: “Alla prossima ti rovino”.
Altre volte sui social ho letto risposte cattivissime, volgari. E poi ho saputo di comportamenti non proprio super, ma non sono affari mai. Coinvolgevano, per la verità, un caro amico, che allora quotidianamente me la citava, ossessivamente. La cosa non si è mai appianata, per fortuna quelle due persone non sono più mie interlocutrici.
Anni fa conobbi una imprenditrice reggiana, dell’estestica. Frangia importante, fascinosa, signora in tiro, accompagnata a un avvocato. “Ciao”, sempre un gran sorriso al momento in cui la vedevo. Prospettai un discorso di ufficio stampa, mi chiese se volevo sottoscrivere un pacchetto da 2mila euro! Inaugurò la spa, di nuovo, mi chiamò però la sua collega. Lavorai, pubbicai ma quella frangetta ineffabile mi disse: “Vanni, grazie, ma ho già una tua collega, tale dei tali, cliente. Quando ho bisogno dei giornali mi rivolgo a lui”.
Preso in giro, insomma, un bel lavoro di ore gratis.
Quasi truffato, insomma, neanche replicai. Anni più tardi cambiò struttura, sempre prezzi vertiginosi come tacchi, sorriso forzato e fasullo, trattamenti peraltro buoni perchè lo staff è di livello.
Vengo a sapere che ha chiuso, che non ha pagato i dipendenti, che molti clienti avevano abbonamenti lunghi, che quindi hanno perso i soldi. Quella signora con la frangetta e il corpo così definito ora fa la personal trainer, pare che l’avvocato non sia più suo compagno, nel tempo appianerà le spettanze, intanto chi aspetta i soldi preferisce non comparire, ho segnalato la vicenda ai media, ma giustamente non rischiano querela. Perchè appunto la signora mi ha subito fatto contattare, “stante la quantità dei miei messaggi”.
Ora, ripeto da sempre, il lavoro del giornalista dovrebbe essere denunciare, come fa Striscia la notizia, anche prendendosi rischi. E’ troppo comoda aspettare il comunicato, che la questione finisca in tribunale, proprio, in udienza, che la cosa si appiani, che al giornale arrivino sponsor, più che notizie scomode.
Oggi, invece, è cambiato tutto.
Quel che non cambia è un genere di high society. Capita a tutti di sbagliare gli investimenti, serve la prudenza di mia moglie, per esempio, in tutto, anche pubblicamente.
Quell’imprenditrice così scaltra è sempre andata oltre, in una palestra aveva già comunicato di venire via e lasciava il suo bigliettino personale ai clienti.
Ora non voglio banalizzare, però l’astuzia, la furberia, sul lungo periodo non paga. Di fronte a quel faccino dolce, a quelle paroline sussurrate, quasi, non si chiude gli occhi.
Va premiata l’onestà, anche quando non è di donna accattivante.