Ilmessaggero.it, volley. Il primo mondiale per club dello Zenit Kazan, battuta 3-0 la Lube Civitanova. Sul fiume Volga giocano i migliori al mondo, Perugia vorrebbe Leon. Sokolov miglior opposto ma in finale non è al top

 

La festa dei giocatori del Kazan (volleyball.it)

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I russi diventano anche padroni del mondo. Lo Zenit Kazan conquista il primo mondiale per club, battendo 3-0 Lube Civitanova, con tutti set equilibrati: 27-25, poi due a 22. La città del Volga viene da 5 Champions in un decennio, mentre la nazionale si è aggiudicata due degli ultimi tre Europei.
Niente favola per Civitanova, 42mila abitanti, seconda al debutto. In ogni set, la Lube è a lungo avanti, sbaglia i palloni chiave, in particolare in avvio, il primo tempo di Candellaro fuori di pochissimo e il muro subito da Sokolov. Il bulgaro è premiato come miglior opposto, mentre Grebennikov è il miglior libero, eppure in finale ha piazzato poche difese vincenti. L’mvp della settimana polacca è Juantorena, 21 punti nell’atto conclusivo.
Trionfa il club di Alekno, con vice il veronese Tomaso Totolo, il volley italiano ogni volta resta lì, appeso alle sue illusioni. Un anno e mezzo fa, Trento era avanti, in finale di Champions, si arrese al tiebreak. A primavera Perugia aveva messo in difficoltà i russi solo nel secondo set e anche per questo adesso corteggia il migliore al mondo, il cubano Wilfredo Leon, 24 anni, naturalizzato polacco. Pure nella finale di Cracovia lo schiacciatore si fa sentire, con il primo turno in battuta (7-4). Juantorena ricuce lo strappo e passa con bella continuità, finchè l’americano Anderson allunga. L’ex Macerata risponde con il centrale trevigiano Cester per il 20 pari e spreca due setpoint, mancando un contrattacco. Lo Zenit chiude subito, fermando Sokolov, tre muri incassati nel primo set.
Il bulgaro riparte di slancio in battuta e anche l’ace dell’hawaiano Christenson dà il 13-10. Errori gratuiti portano il 17 pari, Anderson azzecca un tris di punti e Leon archivia il 2-0. Civitanova resta competitiva, sul 17-17 spera di prolungare la finale polacca, ma i due errori di Sokolov non vengono più assorbiti. Civitanova aveva battuto 3-0 i brasiliani del Sada Cruzeiro, campioni uscenti e solo terzi, gli iraniani del Sarmayeh e i polacchi del Belchatow, solo con gli altri polacchi dello Zaksa era stata impegnata a fondo, per 3-2.
L’Italia ha vinto il mondiale per club con Parma e Milano (2 volte), Ravenna e Trento (4). L’ultimo successo fu nel 2011, con Osmany Juantorena mvp. Nessuno ha vinto il premio di miglior giocatore più di una volta, escluso il cubano naturalizzato, di Civitanova, con 4 trofei.
Civitanova-Kazan 3-0
CUCINE LUBE: Christenson 3, Sokolov 14, Candellaro 1, Cester 4, Juantorena 22, Kovar 7, Grebennikov (l); Stankovic 1, Sander, Zhukouski. Ne Marchisio, Casadei, Milan. All. Medei.
ZENIT KAZAN: Butko 3, Anderson 6, Volvich 6, Leon 19, Mikhailov 12, Samoylenko 3, Gutsalyuk 1, Alekseev, Verbov (l), Krotkov (l). Ne Kononov, Alekno L., Yudin e Panteleymonenko. All. Alekno V.
Note: i parziali 25-27 (30’), 22-25 (29’), 22-25 (29’). Spettatori 5558. Lube: battute: sbagliate 16, vincenti 7; muri 4, ricezione 35%; attacco 52%, errori 7. Kazan: battute: sbagliate 12, vincenti 5; muri 9, ricezione 42%; attacco 54%, errori 4.

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