di Vanni Zagnoli
Facile anche contro la Cina. Ai mondiali di volley, l’Italia vince ancora 3-0 e resta a Lubiana, diventa la 3^ del tabellone e affronterà Cuba, anzichè l’Argentina che la eliminò dall’olimpiade, un anno fa, con il ct Marcelo Mendez, dai nonni italiani. Da quel quarto di finale, gli azzurri hanno cambiato molto, mentre i sudamericani passano per terzi del suo girone, nonostante abbiano il miglior palleggiatore al mondo, De Cecco, capace di battere anche la depressione.
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“Seguo con interesse proprio Cuba – dice due giorni fa il ct Ferdinando De Giorgi -, squadra giovane e sorprendente. Senza tanti campioni che hanno preso passaporti esteri, sarebbero sempre rimasti al top”.
Tantopiù con il miglior giocatore al mondo, Simon, in assoluto, degli ultimi anni, centrale che incide quanto un attaccante.
Con la Cina, l’Italia passeggia, già sul 22-13 sorridono Anzani e Lavia. Al maschile il paese asiatico vanta al massimo il 5° posto a Pechino 2008, non ha la tradizione del femminile e così i nostri giocano rilassati, chiudendo con il lungolinea di Michieletto. Ricezione quasi perfetta, per la verità anche per i rossi, è la loro specialità, la differenza è tanto in attacco, con la solita bella distribuzione di Giannelli, il capitano regista.
In tribuna esulta la famiglia Anzani, il papà barbiere riprende il figlio dalla tribuna, esulta per il suo muro, è l’unico trentenne della compagnia, con l’uscita di Zaytsev. Più appartati i genitori di Yuri Romanò, si gustano ogni azione del figlio opposto, 25 anni, la madre era schiacciatrice, arrivò sino in serie C. Più su c’è Gloria, australiana, la madre di Leandro Mosca, che ha perso il padre a 15 anni. “Per un anno – racconta la signora, ex insegnante a Osimo – si chiuse in se stesso, andava male a scuola finchè ebbi l’idea di iscriverlo alla pallavolo”.
Storie belle, anche facili, da identificare anche perchè gli spettatori sono poche centinaia, nel primo anello, in pole position amatori arrivati da Pieris, il paese di Fabio Capello, in provincia di Gorizia.
Sull’11-2 del secondo parziale, Lavia sbaglia una schiacciata, si rifà prontamente in pallonetto spinto. Ci si allena a tenere alto il livello di gioco, con soluzioni lineari, al centro, con Galassi in particolare. Quando Balaso non riesce a respingere una schiacciata molto potente, è quasi un’eccezione, in un match amichevole, in cui la Cina chiude ultima nel girone. Il 25-10 esprime la differenza di livello.
L’Italia è padrona del suo destino, avesse lasciato un set sarebbe finita a Gliwice, in Slesia, Polonia, con la prospettiva di affrontare nell’ipotetico quarto il Brasile, non più imbattibile, e che dovrebbe superare l’Iran. “Fare calcoli è da deboli”, aggiunge De Giorgi.
Neanche sull’8-2 del terzo parziale il ct dà spazio alle riserve, è strano, ha scelto di lasciare in panchina solo Russo, fra i titolari. “E’ diverso rispetto al calcio, il dispendio fisico può essere inferiore, mi interessava collaudare ulteriormente la squadra”.
I cinesi hanno uno sprazzo sul 12-10 ma è un attimo, entra Pinali al posto di Romanò, sua alternativa e compagno di stanza, per mettere il punto esclamativo alla serata.
Se passerà ai quarti, l’Italia avrà probabilmente la Francia di Andrea Giani, che a Bologna l’ha esclusa fragorosamente in semifinale, di Nations league, e che ora avrà il Giappone.
Numero 7 del seeding, si dice nel tennis, è l’Olanda di Roberto Piazza, parmigiano del sasso. “Come Stefano Pioli – racconta -, ci siamo visti una volta, quando lui era già Pioli”. Affronterà l’Ucraina, ripescata in base al ranking, al posto della Russia, esclusa per la guerra.
Passa per ultima la Tunisia di Antonio Giacobbe, 75enne livornese, il ct più vecchio del mondiale, ora che Silvano Prandi non è più con la Bulgaria. “Sono gli emblemi della nostra professione, la dimostrazione che possiamo allenare sino a tarda età”, chiosa De Giorgi.
L’Italia dovrebbe giocare sabato, probabilmente sempre alle 21,15, con dirette su Rai2 e Sky, la Slovenia affronterà la Germania alle 17,30. Anche i quarti saranno a Lubiana, le semifinali a Katowice, Polonia.
Da “Ilmessaggero.it”, “Ilmattino.it”