di Vanni Zagnoli
La doppietta di Gianluca Scamacca, 22 anni, azzera la gran rovesciata di Graziano Pellè. L’1-2 vale il 12° posto accanto al Bologna e il ritorno a +9 sul Cagliari. Il Parma si è illuso, una volta di più. Il campionato l’ha aspettato, certo, ma alla vittoria sulla Roma non è stato capace di abbinare il successo sul Genoa, nonostante la prodezza dell’ex azzurro, che in Italia non segnava dal 2012, da un Sampdoria-Nocerina di coppa Italia.
Al 16’ Pezzella centra da destra, torre di Kucka, il centravanti stoppa di petto al volo e in sforbiciata infila. “Oh”, si rinfranca Roberto D’Aversa, in panchina, resterà a quota 19. Il Cagliari ha 22 punti e domani gioca il confronto diretto a La Spezia, il Torino è a 23 con due partite in meno, anche i liguri e il Benevento sono prendibili, a 26, però restano solo 11 gare. E la Fiorentina a 29 è lontana.
Il Parma è aumentato di intensità, rispetto al girone d’andata con Liverani, i movimenti difensivi sembrano sincronizzati, come nelle scorse stagioni, la qualità si era già vista nei vantaggi maturati contro l’Udinese, a La Spezia e a Firenze, di nuovo la squadra è incapace di difendere il vantaggio, di concedere meno occasioni limpide. Tre anni fa, Davide Ballardini venne esonerato dopo l’1-3 di Marassi con il Parma, non vinceva da un mese e mezzo, dal 2-1 al Napoli, l’effetto post Maran non è sparito.
Il Genoa aveva concesso una conclusione a Man, all’inizio, e un cross a Kucka. Si sistema nella metà campo emiliana nel finale di tempo, Zappacosta costringe Karamoh sulla difensiva, sale Strootman. Brugman arretra a impostare, nella posizione di Osorio. Un cross da sinistra del biondissimo Czyborra è girato sul fondo, di testa, da Destro. Cresce la pressione rossoblù, manca la giocata chiave in area, di Zajc e compagni. Prima dell’intervallo si rivede la tattica di D’Aversa, il congelamento del possesso palla, per difendere il vantaggio, ne nasce anche una buona triangolazione palla a terra.
Alla ripresa Ballardini leva Shomurodov, stranamente fuori partita, e Czyborra, per Pjaca e Scamacca, che il Parma voleva per salvarsi ma il Sassuolo gli aveva imposto il riscatto obbligatorio, anche in caso di retrocessione. Destrocrossa da sinistra, Pezzella esce in ritardo su Zappacosta, confermandosi abile in fase offensiva, meno quando deve chiudere. L’esterno ex romanista calcia verso la porta, sempre Scamacca è sulla traiettoria e quasi spostandosi tocca in porta. Destro interviene su Man, evita anche l’ammonizione, Doveri comunque gli urla contro.
Il match si apre per un attimo, Kucka arriva al tiro rapidamente. Il Parma riprende il controllo delle operazioni, Ballardini aspetta, il vice Carlo Regno illustra la posizione a Behrami, che entra al posto di Destro, per fare argine. Il Parma meriterebbe il vantaggio, su gran lancio di Brugman Pellè fa da torre, Karamoh colpisce in maniera imperfetta e Perin para. Entra Biraschi e va a destra, Behrami passa nella posizione di Strootman. A metà ripresa il velo di Scamacca su Osorio, scambio in velocità con Pjaca e il centravanti romano ha lo spazio da fuori, con un destro angolato, anche qui Pezzella è lontano ma la copertura spettava soprattutto a Bani. Ballardini l’ha tenuto fuori per alcune partite e adesso Scamacca fa capire perchè lo volesse la Juve. A 16 anni lasciò la Roma per l’Olanda, nel 2017 lo comprò il Sassuolo, dal Psv, fra Ascoli e Genoa è diventato uomo mercato, con quella fisicità alla Cristiano Ronaldo, è alla 4^ rete stagionale. Bani prende poi un colpo al volto, esce per Gagliolo.
Radovanovic spende un’ammonizione sulla trequarti su Pellè, colpito da una pedata al naso. Il presidente Kyle Krause è preoccupato, in tribuna, la partita è lo specchio del Parma di questa stagione, anche quando piace non sa vincere. Pure Brugman si becca un giallo, per l’irruzione su Biraschi, e sulla punizione Scamacca di testa avvicina di testa il tris. “Volevamo tornare alla vittoria – racconterà il centravanti che in un tempo ha segnato quanto nel resto del campionato -. Siamo in 5, in avanti, il mercato di gennaio non mi ha distratto. Dedico i gol alla famiglia e adesso penso al girone con l’under 21, durante la sosta”. Con il ct Paolo Nicolato, giocherà con Rovella, subentrato nel finale.
Il triplo cambio per D’Aversa non migliora il Parma, il gesto di stizza di Kurtic all’uscita fa capire la difficoltà del momento. Busi crossa morbido per Man, che anticipa Zappacosta ma la traiettoria è centrale. Biraschi interviene su Busi mentre erano già fuori dal campo, l’ammonizione è inevitabile, anche per le urla del belga. Il raid di Zappacosta nel finale lo conferma come migliore in campo, assieme al bomber della serata. Zirkzee, ex Bayern Monaco, sembra sempre troppo lezioso, per il nostro calcio, si procura una punizione, non sfruttata da Hernani. Dal successo di andata, con Liverani, il Parma ha battuto solo la Roma. Nelle ultime 6 gare ha fatto 6 punti, spera in una quota salvezza bassa, per evitare il ritorno in B dopo 3 stagioni. “Non c’è stata partita – sostiene D’Aversa -, con 9 occasioni contro 3. Perin è stato il migliore, serviva più determinazione sui 2 gol subiti. Escluso con il Bologna, la prestazione c’è sempre stata”. “Il primo tempo – chiude Ballardini – è stato il più brutto da quando sono qua, poi abbiamo giocato alla pari, sono contento della reazione”.
Da “Ilmessaggero.it”