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Il Milan si sfila dal discorso Champions League, a 9 punti dalla Roma, a 10 giornate dalla fine. Non perdeva da 9 gare, parte fortissimo ma si smarrisce presto e adesso resta con 3 lunghezze di margine sul Sassuolo. E’ una lezione tattica di Eusebio Di Francesco a Sinisa Mihajlovic, che non trova continuità dai suoi grandi giocatori. I modenesi sono umili, lasciano sfogare il Milan, colpiscono e poi controllano, anche con l’uomo in meno nell’ultimo quarto d’ora.
Il primo era stato di grande Milan, a parte due raid neroverdi. Consigli è in difficoltà sul destro da fuori di Bonaventura, si riscatta su Honda, l’azione offensiva rossonera ha quattro tempi, addirittura. Honda, Bacca, ogni discesa rossonera è veloce e pericolosa, inizialmente sembra Sassuolo-Roma. Balotelli è in prima linea, 5 mesi dopo l’ultima gara da titolare, a Genova, Bacca lo supporta con Honda e Bonaventura, ma l’idillio tecnico dura poco. Bertolacci è arretrato, fa il regista, ha una chance per l’assenza di Montolivo ma ormai è fuori dalle scelte di Conte per Euro ’16, comunque fa volare Consigli da lontano.
Senza Abate, squalificato, ha un’occasione anche De Sciglio, a destra, e da capitano si limita al compitino e soffre Sansone. Peluso e compagni resistono e prendono le misure. Mihajlovic ordina di soffocare la regia di Magnanelli, tocca agli attaccanti oppure a Kucka. Il gol arriva su schema, angolo da destra di Berardi, velo al limite dell’area di Sansone, Bertolacci è in ritardo e Duncan realizza il secondo gol in A della carriera con un sinistro portentoso. Una perla, per il ghanese finito talvolta in panchina. La reazione della curva milanista non è stizzita, in fondo l’undici di Mihajlovic resta con 5 punti conquistati in più, rispetto all’inizio del girone d’andata.
E’ lì che il Milan delude, Bertolacci e Kukca faticano a far girare la palla e pure a chiudere sulla trequarti, dove Sansone è fiammeggiante ma si fa deviare da Antonelli la palla del 2-0. Bonaventura è chiuso al momento di calciare sulla sinistra e poi, già ammonito, rischia l’espulsione per un fallo su Magnanelli. La difesa milanese sbanda come il Sassuolo in avvio, Donnarumma festeggia il girone da titolare con l’intervento decisivo su Berardi, liberato da Sansone, e poi con l’uscita dirompente sull’attaccante nato in Germania, rimediando all’errore di Zapata. Balotelli dà nulla, traccheggia e manca la deviazione sottoporta.
In tribuna c’è Arrigo Sacchi, che non ama quel tipo di attaccante. L’ex ct pranza con il patron neroverde Squinzi dai capelli altrettanto rasati e lì nella zona palchi compare anche l’azzurro del basket Amedeo Della Valle, con Golubovic e altri della Grissin Bon capolista, nel PalaBigi a 3 chilometri dal Mapei. Lo spirito delle squadre che giocano a Reggio è simile, talento e passione. Il Milan lo lascia intravvedere solo a tratti e perde anche convinzione.
Balotelli esce dopo 55′ per Menez (che non darà molto di più), parallelamente all’infortunato Cannavaro, per il romano Antei. Serve ancora lo slancio di Donnarumma per intercettare il sinistro di Berardi. Lo svantaggio disorienta il Milan, che manovra solo orizzontalmente, il Sassuolo sa anche difendersi ma Di Francesco ordina di avanzare. Missiroli calcia alto e si fa male come a inizio 2016, esce in barella. Kucka è preso dalla frenesia e sbaglia, gli emiliani riprendono a far girare la palla e il Milan si perde. Merito anche del pressing portato dal subentrato Biondini e dell’abitudine sassolese ad addensare la zona in cui arriva la palla.
Il bis arriva complice un calcetto proprio di Biondini su Bertolacci, Berardi lancia sul fondo Vrsaljko, che crossa per il 5° gol stagionale di Sansone, l’ammazzagrandi. Mihajlovic si fa espellere per proteste, ma Giacomelli si è adeguato al metro attuale, nel dubbio non si fischiano più i contatti. Poco dopo il cartellino rosso tocca a Defrel, di nuovo ammonito per un fallo a metà campo. Il Sassuolo chiude con il 4-4-1 concedendo una sola azione e viene celebrato da accenni di ola del pubblico reggiano. “Ricordati di osare sempre. Orgogliosi di voi”, è lo striscione della curva locale. Di Francesco è alla 3^ vittoria in sequenza dopo una miriade di occasioni di perse. Venerdì andrà a Torino con la Juve ma senza tre titolari. E’ da un girone che i bianconeri sono imbattuti, chissà…