di Vanni Zagnoli
Anche i tedeschi piangono e non solo al mondiale. La Germania perde in casa con la Macedonia del nord, come quando uscì al primo turno di Russia 2018, perdendo in avvio con il Messico e l’ultima gara con la Corea del sud. I macedoni sono al punto più alto della storia, mai neanche hanno avvicinato la qualificazione ai mondiali o agli Europei. Dunque, giallorossi avanti all’intervallo con l’eterno Pandev, servito da Bardhi. Il pari è su rigore, di Gundogan, per fallo di Aloiski. Risolve l’assist di Ademi per Elmas, a bersaglio di destro. Neanche i 9’ di recupero bastano a portare almeno un punto, Low agli Europei non partirà da favorito. Ha riproposto il trio offensivo Havertz-Gnabry-Sané, in mezzo la diga con Gundogan, Kimmich e Goretzka. I bianchi sbagliano tanto sotto porta, di fronte all’attenta gara difensiva della squadra di Angelovski. Da elogiare la campagna di sensibilizzazione sui diritti umani violati in Qatar, prima del match uno striscione con la scritta “Wir fur 30”, dietro la quale si sono schierati tutti i giocatori: il 30 30 è riferito agli articoli della dichiarazione dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite, l’idea è della federcalcio tedesca, al punto che il presidente Fritz Keller ha applaudito, dalla tribuna.
La sorpresa della serata è in Armenia, la Romania vinceva per 1-2, sino a 5’ dalla fine, con la doppietta di Cicaldau, gli armeni la rovesciano con Haroyan e su rigore, è probabilmente l’impresa della loro storia.
Serata favorevole per la Spagna, 3-1 al Kosovo, con Morata in campo per tre quarti di gara, di fronte a al granata Vojvoda e al laziale Muriqi. A bersaglio Olmo e Torres, Halimi a metà ripresa per i kosovari, e per finire Moreno. La Spagna è fra i 91 Paesi al mondo che non riconoscono il Kosovo come stato, ma solo altri 4 sono nazioni europee, ovvero Romania e Slovacchia, Cipro e Grecia. Il governo di Madrid ha chiesto di non fare riferimenti al Kosovo come stato, così a Siviglia sui tabelloni video non compaiono i nomi delle nazionali, solo gli stemmi. Lo speaker parlato di “squadra kosovara”, non di nazionale. Gli inni vengono annunciati genericamente come inni della partita e non inni nazionali. Regole Uefa rispettate, dunque, ma con ipocrisia.
La Grecia aveva fermato gli spagnoli, rovina tutto facendosi imporre l’1-1 dalla Georgia, a bersaglio con Kvaratskheila.
Nel girone azzurro, lo 0-0 fra Irlanda del nord e Bulgaria.
Griezmann, invece, entra nella storia della Francia, con il 35° gol in nazionale, insegue solo Thierry Henry (51 reti), Olivier Giroud (44) e Michel Platini, con 41 e autografa il successo in Bosnia, servito da Rabiot. A Sarajevo scende in campo una Francia d’assalto, con Pogba e Rabiot a fare da diga in mezzo, in un 4-2-4. Sprecano occasioni Coman (due volte), Griezmann, Lemar e Rabiot. 60’
L’Inghilterra batte la Polonia 2-1 nel finale, a Wembley, senza Lewandowski. Il primo a cercare fortuna è Foden, poi Helik affonda Sterling in area e manda Kane sul dischetto per il gol che sblocca il risultato al 17’. L’Inghilterra continua a spingere con Mount e Kane trovando l’opposizione di Szczesny. Milik favorisce il pari di Moder al 13′ st. Dopo aver cambiato tutto il fronte offensivo Southgate trova il gol vittoria a 5′ dalla fine grazie a un difensore, Maguire, su assist di un altro difensore, Stones. Terzo successo consecutivo anche per la Danimarca.
Risultati e classifiche.
Girone B. Grecia – Georgia 0-0, Spagna – Kosovo 3-1. Classifica: Spagna 7, Svezia 6, Grecia 2, Georgia 1, Kosovo 0.
Girone D. Bosnia – Francia 0-1, Ucraina – Kazakistan 1-1. Classifica: Francia 7, Ucraina 3, Finlandia 2, Bosnia 1, Kazakistan 1.
Girone F. Austria – Danimarca 0-4, Moldavia – Israele: 1-4, Scozia – Isole Far Oer 4-0. Classifica: Danimarca 9, Scozia 5, Israele 4, Austria 4, Isole Far Oer 1, Moldavia 1.
Girone I. Andorra – Ungheria 1-4, Inghilterra – Polonia 2-1 e San Marino – Albania 0-2.
Classifica: Inghilterra 9, Ungheria 7, Albania 6, Polonia 4, Andorra 0, San Marino 0.
Girone J. Armenia – Romania 3-2, Germania – Macedonia del Nord 1-2
Liechtenstein – Islanda 1-4. Classifica: Armenia 9, Macedonia del Nord 6, Germania 6, Romania 3, Islanda 3, Liechtenstein 0.
Da “Ilmessaggero.it”