di Vanni Zagnoli
Perdono tutte le ultime 3 della classe, anche il Cagliari, e così sorride il Torino, che oggi gioca a Genova con la Sampdoria e deve recuperare la gara dell’Olimpico con la Lazio. Sorridono anche le altre in zona salvezza, non solo lo Spezia, che si porta a +7. Ci stava il pareggio, occasioni alla mano, il Cagliari si è svegliato tardi, è premiata la strategia difensiva di Vincenzo Italiano.
Il Cagliari parte bene, Joao Pedro riceve palla dal dischetto, spalle alla porta, conclusione respinta in tuffo da Zoet. La sfida è spigolosa dall’inizio, un colpo di Gyasi fa urlare Lykogiannis ma non è una teatralizzazione. Semplici ha portato determinazione al Cagliari, quella che Italiano ha trasmesso allo Spezia, già dalla scorsa stagione. E’ sempre Joao il pericolo per gli aquilotti, con una spizzata sul primo palo mette in difficoltà il portiere olandese e poi dal limite avvicina il palo. I sardi sono abili nell’impedire a Matteo Ricci di orchestrare la manovra, è fresco di convocazione in nazionale: “Ho dormito poco – confessa -, quando la società mi ha avvisato non volevo crederci”. E’ romano, cresciuto in giallorosso e fra i tanti esordienti in serie A dello Spezia. Sono molto concentrati proprio i gregari bianconeri, a partire dall’albanese Ismajli, sulla destra. Si fa vedere Farias, Cragno è attento, anche sulla sua punizione.
Klavan fronteggia il brasiliano che ha giocato l’intera carriera in Italia e che chiama al tiro Ricci, vigila Cragno, fra i 4 portieri convocati da Mancini. Nelle interviste il guardiano balbetta, da sempre, ma le affronta, in campo no e fra le squadre che si battono per la salvezza è il portiere più affidabile. Con 4 punti di margine, lo Spezia non ha fretta, peraltro fa poco movimento e allora Italiano chiede maggiore velocità. Godin nella retroguardia rossoblù fa valere la personalità, a 35 anni è ancora capitano dell’Uruguay. Il campo del Picco è stato bagnato, prima dell’incontro, perchè la palla giri più rapidamente. Ogni tanto le squadre affondano, in avanti, Farias con la rabona lancia Piccoli, l’ex Atalanta calcia fuori. Il gioco di entrambi gli allenatori è fatto di pazienza, Semplici per due volte alla Spal si era salvato in serie A nelle ultime giornate, è convinto di riuscirne a mettere dietro almeno un’altra, oltre a Parma e Crotone, battute in casa, in queste ore, ma sarà durissima. L’intensità della sfida è testimoniata dal fallo da ammonizione di Nainggolan su Pobega, mentre Duncan sgambetta Maggiore. All’intervallo Vincenzo Italiano leva Marchizza per Simone Bastoni, l’occasione buona arriva presto, l’assist di Maggiore per Piccoli, che dal limite incrocia male. Klavan è stato per 7 volte il miglior giocatore dell’Estonia, sbaglia, sul gol spezzino: non calcia sulla trequarti, Gyasi gli ruba palla, crossa da destra e Piccoli gira in acrobazia la quarta rete stagionale, aveva realizzato con l’Inter, la Roma e l’Atalanta, da cui arriva. Con Di Francesco, Nandez giocava più avanti, con Semplici è più oscuro, eppure ci sarebbe bisogno della sua qualità nella metà campo offensiva.
Lo Spezia procede con concentrazione, spendendo meno energie possibili nell’abbassare il ritmo, salvo cercare la giocata decisiva, come con Maggiore, in area, chiuso da Godin. Si vede poco Marin, fra i rossoblù, in realtà in maglia gialla. Neanche la punizione procurata da Joao Pedro porta pericoli a Zoet. Esce Roberto Piccoli, per Nzola, convocato dall’Angola, mentre il Cagliari con due cambi passa al 4-4-2. Bastoni dal fondo crossa, Maggiore manca la palla, Farias cerca il rigore, arriva l’ammonizione, Rugani allarga la gamba, non era indispensabile il cartellino giallo. Gaston Pereiro apre a destra per Simeone, il cross lo libera davanti a Zoet, che con la gamba sinistra evita il pari. Marin lancia Joao Pedro, Simeone è solo davanti alla porta, l’argentino calcia fuori in maniera sciagurata. La sfida si incendia, Maggiore per Nzola, che rinuncia a calciare e così Godin lo ferma. Il raddoppio arriva con un tiro sbagliato, proprio da Giulio Maggiore, su cross di Bastoni, la palla prende una traiettoria imprendibile per Cragno. Il 2-1 del Cagliari è con l’assist di Rugani per Gaston Pereiro, che un anno fa aveva segnato alla Roma. L’uruguagio dà speranze, i sardi però concedono una palla anche ad Acampora, fuori. Meriterebbero il punto, Nandez vola a destra, perde il tempo e, quando calcia, Zoet si oppone. Segna un attimo dopo ma in fuorigioco.
Nainggolan alimenta l’azione, testa di Simeone in offside, il Var lo evidenzierà, vanificando il tocco ravvicinato di Joao Pedro, che aveva toccato con gli addominali, anzichè con la mano. Farias all’ultima palla esalta Cragno ma non conta più.
All’andata lo Spezia era avanti, il Cagliari segnò due gol salvo prendere il pari allo scadere e lì di fatto iniziò la crisi di Eusebio Di Francesco. Semplici è a 7 punti in 5 gare: “Alla prima palla gol vera concessa – racconta -, lo Spezia ha segnato. Nel primo tempo avremmo vinto ai punti, non meritavamo la sconfitta, avremmo potuto cercare di più le traiettorie alte, alternando il gioco a terra”. Gli aquilotti venivano da 2 pareggi e 3 sconfitte, dopo avere battuto il Milan. Al debutto in serie A, nel dopoguerra, la salvezza è vicina. “Sognavo di giocare con Zeman – racconta Vincenzo Italiano -, mi ha sorpreso la sua stima. La convocazione di Ricci va condita con l’obiettivo finale, nell’ultimo periodo eravamo discontinui, nella stessa gara. Nella ripresa temevo il Cagliari e un nostro calo. Quando passiamo in vantaggio, almeno non la perdiamo”.
Da “Ilmessaggero.it”