di Vanni Zagnoli
L’Italia cresce, dopo due settimane alterne, ai quarti di finale arriva da prima del girone, battendo la Cina per 3-0, 26-24, 25-16 e 25-20. E’ a 25 punti, ne ha persi solo due, al tiebreak con il Brasile, solo la Serbia, in Polonia, è imbattuta.
Nello splendido palazzetto di Rotterdam, con luci blu e viola, qualche decina di tifosi in più per le cinesi, che domani dovranno battere il Belgio, per evitare di finire quarta.
Chirichella ha problemi agli addominali, in sestetto c’è Marina Lubian, torinese, figlia di un ex pallanotista. L’Italia parte lenta, come sempre, sul 4-7, la rimonta è con la regia di Orro, con la precisione di Egonu e un ace di Bosetti. Il muro di Egonu e un attacco di Lubian portano al 15-13. Caterina Bosetti sbaglia, anche Egonu, un tocco agevole, ha quell’unico limite di non trasformare palle in apparenza facili. “Non facciamoci prendere dalla frenesia”, dice il ct Davide Mazzanti, in timeout.
Lubian azzecca 5 servizi importanti, capovolgendo il set, dal -2 al 22-19, con un giro anche della seconda palleggiatrice, Malinov. Gong forza e sbaglia ancora ma si rifà annullando tre setpoint. Si affaccia Pietrini, Egonu chiude 26-24, non l’aveva fatto nelle due occasioni precedenti.
I volti delle azzurre si rasserenano, con il primo set vinto, la Cina si perde un po’ nel secondo, sul 6-3 con un pallonetto di Egonu. L’esultanza di Bosetti per una schiacciata e due aces del nostro opposto certificano la giornata positiva, al servizio non era stata così incisiva, in questi mondiali.
Lubian martella anche meglio di Chirichella, Bosetti azzecca due servizi vincenti, sul 14-6 il margine è sorprendente, peraltro la Cina era stata battuta 3-1 nei quarti di Nations league. Un’azione lunga è risolta a muro da Danesi, un’alzata di Orro alla Bruninho approfondisce la confusione delle asiatiche. Che non hanno la fuoriclasse Zhu, in arrivo a Scandicci.
De Gennaro è perfetta, in ricezione, Lubian altrettanto in fast. Egonu gioca con una fasciatura alla coscia destra e con la maglia della salute, sale altissima per il 23-16.
“Continuiamo a mettere pressione sulla seconda linea – auspica Mazzanti – e ad andare agevolmente al cambio palla. E possiamo migliorare ancora”.
Anche Egonu in occasioni facili, come in apertura del terzo parziale quando chiude troppo il diagonale. Molte sue conclusioni restano spettacolari, è la nigeriana di Cittadella a dare il primo, doppio vantaggio.
Gli attacchi prevalgono sulle difese, la Cina azzecca un parzialino di 3-0, restando incollata al match, il livello di gioco è pregevole. Con Bosetti e Sylla le azzurre ripartono, sul 16-13. Lee sbaglia e sul +4 la nazionale pregusta il primato, legittimato dalla schiacciata di Sylla. Mazzanti argina la rimonta con il timeout, sul 19-17, per tre errori in sequenza. L’ace di Alessia Orro la fa sorridere con una linguetta. L’alzata in bagher rovesciata di De Gennaroporta a 5 matchpoint.
L’Italia arriva ai quarti al top, era quanto sperava, i probabili accoppiamenti per i quarti sono Italia-Cina e Brasile-Giappone. Da Lodz passeranno la Serbia di Santarelli, unica a punteggio pieno, gli Stati Uniti, la Turchia di Guidetti che rischia il sorpasso della Polonia di Lavarini, comunque qualificata
Da “Ilmessaggero.it”