di Vanni Zagnoli
Il ruggito del re italiano dei 100. Alla penultima gara stagionale, Filippo Tortu piazza il miglior tempo europeo dell’anno, 10”07 (-0,2 di vento), è il crono valso il settimo posto nella finale mondiale di Doha.
A Padova si era risparmiato, evitando di correre la finale per il maltempo improvviso, alle prese con problemi muscolari minimi, a Bellinzona stupisce, a due sere dal Golden gala.
In Svizzera è secondo solo al sudafricano Akani Simbine, per 5 centesimi, si ritroveranno giovedì allo stadio Olimpico, con l’aggiunta di Marcell Jacobs, sino a stasera il miglior azzurro del 2020, e dell’americano Mike Rodgers. Il record italiano di 9”99 è di due anni fa, a Madrid, in stagione non era andato oltre il 10”12 di Savona.
Al Galà dei castelli Tortu convince in partenza e si distende in progressione. «E’ una bella iniezione di fiducia – racconta -, in una gara con campioni. A Bellinzona venivano a gareggiare papà Salvino e mio fratello Giacomo, la pista è fantastica».
Salvino è avvocato e allenatore. «Per seguire Filippo – spiega – ho abbandonato la professione. Durante il lockdown ci ha aiutato un vicino di casa, Giuseppe Negri, rimasto bloccato proprio in Svizzera. Ci ha messo a disposizione la sua tenuta, 17 ettari a 200 metri da casa, con una pista da 120 in terra battuta».
Tortu non imiterà Andrew Howe, che due anni fa lasciò Renè Felton, la mamma allenatrice, per Chiara Milardi, tecnico anche di Davide Re.
A Bellinzona brilla pure Luminosa Bogliolo, sui 100 ostacoli tallona l’olandese Nadine Visser, primatista mondiale stagionale, il 12”82 è il quinto crono in carriera, a 6 centesimi dal record italiano e a 4 dal personale. Arriva a 3 centesimi dall’ex eptathleta, si ritroveranno giovedì, assieme alla friulana Giada Carmassi, quarta.
Luminosa costituisce probabilmente la miglior coppia dell’atletica mondiale, è fidanzata con Lorenzo Perini, il numero uno d’Italia sui 110 hs. «Amo i grandi appuntamenti – racconta lei -, questa stagione è stata interlocutoria. Vorrei migliorare il tempo rispetto allo scorso anno, il 12”78, spero di farlo a Roma. Presto andremo in vacanza, in Puglia». «Non ci alleniamo assieme – sottolinea il compagno -, ma vivo i suoi sacrifici. So quanto si impegna, è solo all’inizio, sarà ancora più forte. Condividiamo gli ostacoli e le felicità. Io ancora non sono qualificato per Tokyo, lo sarei solo con il target number, spero di centrare il tempo l’anno prossimo».
Nel lungo è solo quinto Filippo Randazzo, in 7,84, mentre il campione italiano del decathlon Dario Dester ottiene il personale sui 400 ostacoli, 51”56, in una disciplina che non rientra fra le dieci della sua gara.
Quinta Roberta Bruni nell’asta (4,20), sesta Valentina Cavalleri sui 400 hs.
Sui 200, cade il primato italiano, under 20 dopo 18 anni. Con 23″23 Dalia Kaddari detronizza per due centesimi Vincenza Calì, già fidanzata di Buffon. A 19 anni, la marocchina di Sardegna viene dal titolo italiano assoluto, in Svizzera è terza.
Sui 400 piani, rientra Wayde van Niekerk, in Europa mancava da Londra 2017, mondiali, per l’infortunio durante un’amichevole benefica di rugby. Vince in 45”58, a due secondi e mezzo dal 43”03 della finale olimpica di Rio, primato del mondo.
Da “Ilmessaggero.it”, “Ilmattino.it”