di Vanni Zagnoli
Roma ha la maggioranza dei tecnici di serie A. A Fabio Liverani, due promozioni di fila con il Lecce e ora con 3 punti di margine sulla zona salvezza, si è aggiunto Claudio Ranieri, subentrato alla Sampdoria, a Di Francesco, in un passaggio di consegne capitolino, ora alla Spal è arrivato Gigi Di Biagio, testaccino. Lecce-Spal è domani, alle 15, è una sfida salvezza fra Liverani, del quartiere Tuscolano, e Di Biagio, testaccino proprio come Ranieri. I blucerchiati veleggiano verso la salvezza, inevitabile, Liverani fa miracoli con i salentini, a Gigi serve un miracolo per evitare che Ferrara torni in serie B, dopo tre stagioni. L’under 20, poi 6 anni alla U21, per l’ex regista della Roma di Zeman e dell’Inter di Cuper è il debutto con un club.
«Avverto scetticismo attorno a me – confessava -, credo che tutto sommato sia normale, capisco che qualcuna abbia perplessità, da fuori. Mi piace questo esordio senza rete, la squadra peraltro non merita questa classifica. In questi due mesi di contatti, a volte non erano convinte le società che mi cercavano, altre volte non lo ero io. Adesso ho empatia totale con società, ambiente e stadio».
Al punto che la rifinitura di ieri è stata aperta al pubblico, nell’ultima mezz’ora, proprio al Paolo Mazza.
Leonardo Semplici era per il primo non prenderle, a prescindere, soprattutto in trasferta, e per questo puntava sulla difesa a 3, spesso a 5, Di Biagio vira
“Sulla difesa a quattro. Ho ancora qualche dubbio su giocatori e situazioni tattiche, dobbiamo trovare autostima e stazionare di più nella metà campo avversaria, mantenendo equilibrio. Dovremo giocare bene e portare a casa punti, meglio se tre. Dobbiamo pensare in grande, poi se arriverà un punto lo prenderemo, possiamo ridurre il gap velocemente».
E’ improbabile, considerata la fatica a segnare e a muovere la classifica con Semplici, che aveva ottenuto punti solo 7 volte in 23 giornate, un andamento appunto da ultimo posto assoluto, nonostante avesse la miglior rosa allestita dal ds Davide Vagnati. Il nuovo tecnico ostenta ottimismo. «Vedo una crescita quotidiana rilevante, sono molto soddisfatto, i giocatori hanno voglia di rivalsa e grandi responsabilità, si sono resi conto del momento».
Ma già con Semplici, ci mancherebbe. All’andata fu l’inizio della fine, la sconfitta interna con i pugliesi.
«Il mio amico Liverani ha la squadra più in forma del campionato, gioca un buon calcio, con caratteristiche precise, sta molto bene fisicamente e psicologicamente. Ha grande entusiasmo e crede di poter chiudere i discorsi salvezza con questa gara, facciamoli ricredere».
Sono in dubbio Vicari in difesa e Dabo a centrocampo, Jacopo Sala va in panchina, era fuori rosa. In difesa dovrebbe debuttare Zukanovic, accanto a Bonifazi, per Vicari, mentre Felipe quest’anno ha perso posizioni. A destra Cionek, non Tomovic. Centrocampo con Murgia, Missiroli alla Di Biagio e Castro, Valoti subentrerà. In avanti ovviamente Strefezza e Petagna, Di Francesco partirà titolare, negli ultimi minuti entrerà Floccari, quasi 39enne.
E’ Lecce-Spal, ma è come fosse un derby, fra Liverani, un quinquennio alla Lazio, e Di Biagio, 4 stagioni in giallorosso. Non lo vissero mai da avversari, dal momento che Liverani è più giovane e arrivò alla Lazio nel 2001, due anni dopo il passaggio di Gigi all’Inter. Provano a salvarsi entrambi, la Spal prova a coinvolgere altre squadre, ma la Sampdoria è a +8, Fiorentina e Udinese a +10, è durissima, servirebbero almeno 20 punti in 15 giornate, con un rendimento quasi doppio, rispetto agli 0,69 punti di media a partita.
Da “Ilmessaggero.it”, “Ilmattino.it”