di Vanni Zagnoli
Il Benevento sta al calcio italiano come il Liverpool sta alla Premier e il Psg alla Ligue 1. Vince anche a Cosenza, resistendo con 17 punti di margine, su Crotone e Cosenza, a 15 giornate dalla fine vuole battere i primati della Juve 2006-’07. I reds in Inghilterra hanno 22 lunghezze sul Manchester City, il Psg 12 sull’Olympique Marsiglia.
Il cammino degli Inzaghi è dunque unico, la Lazio è a un punto dalla Juve, i sanniti con Pippo dominano, molto più della promozione ottenuta con Baroni, ai playoff. A Cosenza, Piero Braglia rivive la seconda stagione cadetta di Castellammare, alla Juve Stabia ottenne una serie B storica e quasi i playoff, al secondo anno appunto fu esonerato perchè in zona retrocessione, ritornò da isolo, senza peraltro salvare le vespe. I silani sono indomiti, eppure perdono la 5^ gara di fila. Le occasioni sono per il sannita Letizia e per Pierini (para Montipò). Decide il tocco di Hetemaj per Roberto Insigne, il fratello di Lorenzo scaglia un sinistro splendido da posizione defilata, nell’angolino. Il Benevento sa difendersi, anche in 10, al 7’ della ripresa perde Volta, espulso per intervento su chiara occasione da gol, su Volta. Solo nel recupero i rossoblù sono davvero insidiosi, il destro di Nicholas Pierini è respinto da Montipò, strepitoso, poi Machach di piatto manda alto.
C’è anche l’Entella, per la serie A, grazie a due rigori, sul Pescara. Roberto Boscaglia fu l’uomo della prima serie B del Trapani, a Brescia meritava maggiore pazienza, da Cellino, a Chiavari ha centrato il ritorno in serie B con difficoltà e adesso è a 3 punti dalle seconde, Crotone e Frosinone. Cade il Pescara, di Nicola Legrottaglie, l’ultracattolico che aveva allenato solo l’Akragas, in serie C, dove si dimise, 4 anni fa. Da subentrato a Luciano Zauri, altro debuttante, era in buon momento, prima della caduta di oggi. Palo di Giuseppe De Luca al 32’, poi il primo rigore, Zappa colpisce Mazzitelli, Sozza fischia, De Luca trasforma. Bettella impegna il portiere ligure Contini. Alla ripresa Rodriguez calcia, Crecco tocca con la mano, è di nuovo penalty, trasformato dallo spagnolo. Al 29’ traversa di Memushaj, per gli abruzzesi.
Il Chievo avanza all’Arena Garibaldi, il Pisa pareggia 1-1 e veleggia verso la salvezza, i veronesi faticano anche solo a mantenere la posizione playoff. Match vivace, con Gucher pericoloso per i nerazzurri. Il vantaggio è veneto, pennellata di Giaccherini, 33 anni, e Meggiorini è spettacolare, in acrobazia. Gucher guida l’assalto toscano, Ceter manca il raddoppio e poi Caracciolo salva sulla linea, sul pallonetto del colombiano. Anche Djordjevic si fa vivo per il Chievo. Nel secondo tempo si vede Masucci, è peraltro Lisi a pareggiare con il destro dal limite. Marconi accarezza il sorpasso, ma a 5’ dalla fine Soddimo si fa espellere per il pestone su Garritano, così il Pisa finisce in 10. Le ultime chances sono per Djordjevic e per Vignato (salvantaggio di Gucher,sulla linea), la formazione di Marcolini ha costruito di più, meritava i tre punti.
Da “Ilmessaggero.it”, “Ilmattino.it”