di Vanni Zagnoli
L’Atalanta va oltre ogni limite. Il Palermo con Diego Lopez si stava rilanciando, non era scontato il successo al Barbera, eppure in 26’ chiude la pratica. Al Torino basta un quarto d’ora per segnare 3 gol a un Pescara sempre più alla deriva, finirà comunque 5-3, con 3 reti anche degli adriatici. Che in A non segnava tanto dal maggio ’93, alla Juve. Il Sassuolo è vittima della prima tripletta in A di Roberto Inglese, gioca tutta la partita in 10 ma quasi meritava il pari.
Palermo-Atalanta 1—3: pt 19’ Conti, 26’ Gomez, 41’ Chochev (P); 34’ st Cristante.
In carriera, Gasperini ha sbagliato praticamente solo in Sicilia (all’Inter Moratti lo esonerò in appena 5 partite), parte alla grande, con Gomez e Petagna, per le parate di Posavec. E’ il solito Papu a scardinare la difesa, aziona Spinazzola (l’ex gemello di Gagliardini), cross dalla sinistra e Conti di testa insacca, confermandosi più efficace in fase offensiva che nel contenimento, ma qui sbaglia il portiere croato. Toloi avvicina il raddoppio, su punizione sempre di Gomez. I rosanero evidenziano i limiti di sempre, quando devono fare la partita. Il raddoppio è su errore di Jajalo, regala palla a Gomez, il folletto corre sulla sinistra e infila in diagonale rasoterra.
Il gol del Palermo è su cross dalla destra e colpo di testa di Chochev, il tuffo di Berisha è alquanto goffo.
Il secondo tempo è appena più equilibrato, con due occasioni anche per Nestorovski, ma il primattore è Spinazzola, che a gennaio la Juve voleva riprendersi, perchè al 25’ coglie la traversa. Chiude il gol di Cristante, classe ’95 che si stava perdendo, dopo essersi rivelato al Milan. Segna di testa, servito da Gomez. Infine il palo di Balogh per il Palermo, da fuori.
Torino-Pescara 5-3: pt 2’ Iago Falque, 9’ Ajeti, 15’ Belotti; st 7’ Ljajic, 16’ Belotti, 29’ Ajeti aut, 30’ e 38’ Benali (P).
All’Olimpico la resa abruzzese è immediata. Discesa di Barreca e sponda di Benassi e lo spagnolo ex Roma infila da distanza ravvicinata. Il bis su punizione di Ljajic, Belotti appoggia per il serbo Lukic, respinta sui piedi dell’albanese Ajeti, al secondo gol in A, complice una deviazione. La formazione di Oddo si sbilancia, perde palla e Belotti ai 20 metri infila nell’angolino, sotto le gambe di Stendardo.
L’ex juventino Kastanos esce dopo appena 27’, bocciato, per Crescenzi, per limitare i danni. E invece il precipizio prosegue nel secondo tempo, con Ljajic, a segno dopo tre mesi, con rientro sul destro e papera di Bizzarri, lontano dal rendimento di Verona e colpevole anche sulla 5^ marcatura. Frutto dell’assist di Iago, per la doppietta di Belotti. L’autogol di Ajeti è di tacco, poi Benali approfitta della distrazione di De Silvestri. Il 5-3 arriva da fuori, su ribattuta, e regala dignità al presidente Sebastiani. Mihajlovic resta di sale ma il Pescara non ha la forza per completare la rimonta.
Sassuolo-Chievo 1-3: pt 24’ Matri, 39’ Inglese; st 12’ e 22’ Inglese.
I neroverdi sono alla 5^ sconfitta nelle ultime 8 gare, pagano l’inferiorità numerica immediata. Inglese fugge sul filo del fuorigioco, Letschert lo affossa davanti a Consigli e l’espulsione è inevitabile. Dal dischetto Roberto Inglese coglie il palo: Birsa aveva sbagliato contro il Genoa. Di Francesco arretra Duncan come terzino e accentra Peluso. I neroverdi per un tempo reggono e anzi passano su cross di Berardi, Politano non tocca, Sorrentino smanaccia sul palo e Matri infila il suo 6° gol al Chievo, è la sua vittima preferita. Il Sassuolo ha un buon momento con Politano e l’autogol sfiorato da Hetemaj. Il pari su corner tagliatissimo di Birsa da destra, Aquilani sbaglia lo stacco e Inglese infila sul primo palo. Nel secondo tempo i gialloblù dilagano, Meggiorini e Cacciatore mancano il bersaglio sottomisura, neanche l’ingresso di Antei per Matri argina i mussi. Volanti grazie al cross tagliato di Birsa, Meggiorini è in leggero fuorigioco, appena oltre Acerbi, Consigli respinge e Inglese fa l’Inzaghi nel tapin. Lo schema si ripete per il tris, con errore di Gazzola e Roberto Inglese autografa il suo pomeriggio da sogno. A un quarto d’ora dalla fine il palo di Ragusa, appena entrato, e il sinistro fuori di Peluso. Anche Ragusa e Iemmello in mischia meriterebbero il 2-3, salva Dainelli.