di Vanni Zagnoli
Dunque resta Fabio Liverani, almeno sino a mercoledì, alla gara difficilissima di Bergamo. Prevale la calma, a Collecchio, nella riunione della mattinata, ovvero il programma di Marcello Carli e del vice Alessandro Lucarelli, il presidente Kyle Krause si fida della loro esperienza, in fondo il Parma anche oggi sarebbe salvo.
I due soli giorni di distanza dalla gara di campionato hanno favorito la permanenza del tecnico romano, del quartiere Tuscolano. La prima alternativa è naturalmente Roberto D’Aversa, sotto contratto per altre due stagioni ma non così convinto di tornare. Meritava di restare, per i risultati ottenuti nelle 4 stagioni e mezza, e anche il gioco nell’ultimo campionato era migliorato. Il suo lavoro viene ora rivalutato, considerate le difficoltà incontrate da Liverani. Accadde la stessa cosa nel passaggio fra Guidolin e Marino, ai tempi dell’ad Leonardi e del presidente Ghirardi, e la voglia di dominare le partite ma il cambio fu controproducente.
Il ds Carli aveva preferito cambiare, cercare maggiore possesso palla e spettacolo, e adesso sarebbe per lui un rimangiarsi la scelta.
D’Aversa aveva rinunciato all’Egitto, è strano che non ritorni così volentieri, magari non vede la stessa convinzione da parte del ds. Le alternative non sono ancora così concrete, Roberto Donadoni tornerebbe molto volentieri, dopo il triennio a Bologna (in cui Saputò gli impedì di ritornare in nazionale, salvo poi esonerarlo a distanza di due anni) e il biennio in Cina. Walter Zenga in Serie A ha fatto veramente bene solo a Catania, mentre Davide Nicola è sotto contratto con il Genoa, l’aveva salvato senza convinvere, al punto che l’ex ds del Parma Faggiano e anche il presidente Preziosi aveva preferito cambiare, soprattutto dopo i 6 gol presi a Reggio, con il Sassuolo.
In mattinata, Liverani ha guidato l’allenamento, con lavoro leggero, non ha parlato molto, alla squadra. A bordocampo c’era anche il presidente Kyle Krause, voglioso di rendersi conto di persona del clima all’interno del gruppo. Kurtic e Kucka con il tecnico romano rendono di meno, anche il portiere Sepe ha perso sicurezza. Tanti giovani insieme rappresentano un azzardo, a gennaio serviranno comunque rinforzi di esperienza.
A Collecchio, all’ingresso del centro sportivo, sono spuntate due scritte con lo scudo crociato a fianco: “Onoratela” e “Indegni!”.
Da “Ilmessaggero.it”, “Ilmattino.it”