https://www.ilmessaggero.it/sport/calcio/sassuolo_venezia_frattesi_okereke-6276500.html
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E’ il primo confronto in assoluto, fra Sassuolo e Venezia, vincono i padroni di casa 3-1 e con merito riavvicinandosi ai piazzamenti ottenuti per due stagioni con De Zerbi.
A parte l’anticipo di Busio su Scamacca, l’avvio è del Venezia, fra pressing e un paio di occasioncine. Il Sassuolo fa gioco, Raspadori chiede il rigore per una spallata vigorosa di Haps, Di Martino fa bene a non fischiare il rigore. La squadra di Paolo Zanetti ha inizialmente la capacità di chiudere gli spazi, con un 4-3-1-2 e 9 giocatori nuovi, rispetto alla scorsa stagione. Le ripartenze sono manovrate o fulminee, arriva al tiro Crnigoj, salta un uomo e si accentra, serve la deviazione di Ferrari, poi il colpo di testa alto di Henry.
Si fa male Djuricic, ormai tra i fedelissimi del Sassuolo, entra Djuricic. Il vantaggio arriva grazie al velo di Henry, da sinistra, per due volte evita di toccare la palla perchè teme di essere in fuorigioco ma in realtà non lo è: siamo ai 30 metri, Okereke rientra e calcia a giro, Consigli tante volte da nazionale, come rendimento, non arriva bene su un pallone alzabile, per un portiere del suo livello. Il pareggio è rapido, Berardi riceve palla ai 20 metri, Ceccaroni è lontano, l’aiuto non arriva e il sinistro è imprendibile. Romero nega il raddoppio al calabrese campione d’Europa, si oppone con un ginocchio. I neroverdi vivono un ottimo momento, ha una chance anche Raspadori. Ampadu chiama gli arancioneroverdi in avanti, Okereke sfugge a Chichires che poi lo chiude, assieme a Consigli. E’ un bel match, con gioco e lampi, con le difese a tratti sorprese.
Alla ripresa la svolta inattesa, l’angolo di Traore è tagliato, Henry fa autogol, la spinta di Ferrari alle sue spalle è entro i limiti, si può non punire. I cori dei 400 in curva neroverde sono incessanti, Zanetti cambia pedine fra centrocampo e attacco, serve però un salvataggio di Svoboda per impedire il tris di Raspadori e poi la deviazione di piede di Romero sulla girata di Berardi. Lì si arena il Venezia che era stato capace di superare la Fiorentina, fatica ad attaccare, perde fiducia e subisce il terzo: lancio di Raspadori, Ceccaroni non chiude Frattesi, sfugge ad Haps e fa tunnel al portiere, è al primo gol in A.
Forte ne segnerebbe due, per il Venezia, entrambi sono in fuorigioco. Emerge la differenza fra il gioco emiliano, con solo Frattesi per Locatelli e Scamacca per Caputo, ceduti, e un collettivo nuovo, applicato ma inferiore e con tenuta difensiva da rivedere. Servirebbe Caldara, in campo, il Caldara dell’Atalanta. E’ comunque insidioso Ceccaroni, nel recupero, Lopez salva.
Festeggiano entrambe le curve, quella veneta si gode la serie A dopo 19 anni e al momento è in zona salvezza. Anche per questo l’ex difensore dell’Inter Ivan Ramiro Cordoba non è troppo deluso, all’uscita dallo stadio Mapei, adesso è socio e anche dirigente, del Venezia.
I voti sul cartaceo de Il Messaggero
Sassuolo-Venezia 3-1Sassuolo (4-2-3-1): Consigli 6,5; Toljan 6, Chiriches 6,5 (26′ st Ayhan 6), Ferrari G. 6, Rogerio 6; Frattesi 6,5 (37’ st Matheus Henrique sv), Lopez M. 6; Berardi 7 (37′ st Muldur 6), Raspadori 7, Djuricic 6 (28′ Traore 6,5); Scamacca 6 (23′ st Defrel 6). All. Dionisi 6,5.Venezia (4-3-3): Romero S. 6,5; Ebuehi 5,5 (23’ st Mazzocchi 6), Svoboda 5,5, Ceccaroni 6, Haps 5,5; Crnigoj 6 (12′ st Sigurdsson A. 6), Ampadu 6 (22′ st Tessmann 5,5), Busio 6 (1′ st Peretz 5,5); Kiyine 6, Henry 5,5 (13′ st Forte 6), Okereke 6,5. All. Zanetti 6. Arbitro: Di Martino 6.Marcatori: 32’ Okereke, 37’ Berardi; st 4’ Henry autogol, 21′ Frattesi.Note: ammoniti Crnigoj, Henry, Rogerio. Angoli: 5-4.
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