di Vanni Zagnoli
Bella intensa, Sassuolo-Brescia, almeno per un tempo. Giocano meglio le rondinelle, eppure eppure segna Caputo, secondo cannoniere italiano della serie A, dietro solo a Immobile. Finirà 3-0, perchè la ripresa delle rondinelle è nulla, vuota come lo stadio Mapei Città del Tricolore, con qualche steward e gli staff, nè gioco nè occasioni.
E’ stata probabilmente l’ultima partita dello sport italiano, chissà per quanto, prima dello stop in arrivo, seguendo le indicazioni del Coni.
Buon ritmo, attacchi sassolini, palla a terra, il gioco arrembante del bresciano Roberto De Zerbi, tributatissimo all’andata, ovvero meno di tre mesi fa, perchè quella partita venne rinviata per la morte di Giorgio Squinzi. Al Rigamonti, dunque, nel quartiere Mompiano, vinse il Sassuolo per 2-0, stasera è stata alla distanza facile. Il Brescia ha costruito parecchio, con Diego Lopez in panchina, due azioni con Bisoli, due conclusioni di Balotelli e un colpo di testa di Zhrhal, anche più di quanto non riuscisse a Corini, che pure sul piano del gioco raramente ha deluso. Sorprende, in negativo, l’errore di Chancellor, fra i migliori per esempio nella sconfitta con il Milan. Cross da sinistra di Rogerio, il venezuelano respinge corto e Defrel serve dentro Caputo che segna, di precisione. Ha 32 anni e un’azienda produttrice di birra, ubriaca gli avversari con movimenti da nazionale. Ha tutto per essere il vice di Immobile, meriterebbe una chiamata in nazionale, meritava una carriera diversa, da Altamura, il suo paese, in Puglia, al Bari. E’ esploso nell’Entella, ma aveva già 28 anni, a Empoli ha fatto ancora meglio. “Da noi vorrebbe dare ancora di più – diceva De Zerbi, dopo una doppietta -, sa di poter dare ancora di più”.
E’ lui a far centro per il Sassuolo al primo tiro in porta, nella ripresa la traversa di Giangiacomo Ferrari, su ulteriore defaillance di Chancellor. Il Sassuolo sa anche abbassare il ritmo, Dessena e compagni deludono in quanto a reazione, spesso si fanno rimontare, non hanno già più l’ardore di recuperare. Locatelli da 20 metri, frontale, fa volare all’incrocio il finnico Joronen, su punizione. Il raddoppio è al 16’, lancio di Bourabia e gran sinistro volante di Caputo, fanno 12 reti e il 7° posto fra i marcatori, con un solo rigore e se escludiamo i 5 segnati da Muriel, nell’Atalanta, sarebbe sesto. Il Brescia è talmente deludente, nella seconda frazione, che fa riaffiorare i dubbi su Diego Lopez, esonerato a Cagliari, a Bologna, al Palermo: in Uruguay ha vinto uno scudetto con il Penarol e poi è arrivato secondo.
Il presidente Massimo Cellino resta pietrificato, bastava non discutesse presto Corini, sostituito da Grosso e poi richiamato e definitivamente esonerato.
L’imprenditore del grano, figlio di Ercole Cellino, si è salvato in serie A con il Cagliari per la bellezza di 15 volte, in 22 stagioni di presidenza, ebbe rose anche meno qualitative, di sicuro meno spettacolari di questo Brescia, eppure è a 9 punti dalla quartultima. Il successo della Spal a Parma relega i lombardi all’ultimo posto, dispiace perchè rispetto alla squadra di Ferrara sono sempre stati più propositivi.
Lo è anche il Sassuolo, a 4 punti dall’Europa league, dal Milan, che fra l’altro ha una partita in più, ma il settimo posto è molto difficile, per i neroverdi. Tantopiù con l’infortunio a Romagna, che neanche appoggia la gamba sinistra, è alla migliore stagione della carriera, finalmente titolare, dopo la parentesi di Cagliari, entra Marlon ma è meno affidabile, sul piano difensivo. Il Sassuolo per stasera non ne risente, arriva anche il terzo, di Boga, azione personale dalla sinistra, splendida. Esce capitan Balotelli, meglio Donnarumma, in effetti, che a Empoli con Caputo dava spettacolo, con Andreazzoli in panchina. La quarta rete è super, tacco, Djuricic per Boga, in fuorigioco.
Resta un’immagine, il cartello mostrato da Caputo dopo il gol: “Restate a casa, andrà tutto bene”. Al punto che si evitano gli abbracci e i baci gratuiti, proprio per dare il buon esempio, anche dopo i gol.
A casa o in ufficio o nelle redazioni sono rimasti anche molti giornalisti che normalmente seguono il Sassuolo. A Reggio il pubblico è già minimo abitualmente, non ci sono stati assembramenti di tifosi nel piazzale dello stadio Mapei. Ora che il Chievo è in B, Sassuolo è la piazza cenerentola della serie A, come numero di sostenitori e come intensità. E’, peraltro, la seconda squadra preferita da molti italiani, è popolare nel mondo e grazie al gioco di Roberto De Zerbi possono arrivare nuove plusvalenze. Iachini dopo la salvezza di due anni fa avrebbe meritato di restare, l’ad Giovanni Carnevali ha fatto bene a puntare, d’accordo con il ds Giovanni Rossi, su un tecnico così propositivo. Che piaceva alla Roma prima di Fonseca e, in proporzione, sta facendo meglio del portoghese.
Da “Ilmessaggero.it”, “Ilmattino.it”, “Ilgazzettino.it”, “Leggo.it”, “Quotidianodipuglia.it”