di Vanni Zagnoli
E’ la sera di Junior Messias, doppietta come allo Spezia, si ripete nel confronto diretto con il Parma e inguaia Liverani, rimasto con soli 3 punti sulla zona retrocessione. Il brasiliano firma le uniche vittorie stagionali del Crotone: era arrivato in Piemonte a 22 anni, iniziò in una squadra peruviana di amatori Uisp, per vivere consegnava elettrodomestici; fu l’ex torinista Ezio Rossi a notarlo e a tesserarlo in Eccellenza, al Casale Monferrato, era il 2015 e da allora il trequartista ha dispensato giocate deliziose.
Il match salvezza gira a metà primo tempo. Inglese lavora un buon pallone in contropiede, serve Karamoh che la piazza fuori. Sull’altro fronte Reca serve al centro dell’area Messias, che si gira e trova l’angolino, sfruttando la lontananza di Bruno Alves. Karamoh pareggia immediatamente (ma c’è Inglese in fuorigioco, dunque il gol è annullato), poi manca la deviazione sottomisura. La sfida è molto vivace, le conclusioni si susseguono verso entrambe le porte. I crociati giocano meglio, rispetto alla Juve, dalla scudettata all’ultima della classe la differenza è abissale, come spazi concessi, e allora Inglese fa volare Cordaz, il capitano calabrese sempre molto in forma.
Il ritmo è appassionante, tantopiù rispetto allo 0-0 fra Udinese e Crotone, la squadra di Stroppa mostra a tratti il gioco che aveva in serie B, dov’era la più convincente, lo stesso Liverani fa vedere qualcosa della manovra delle due promozioni e della salvezza in serie A sfiorata con il Lecce.
La mazzata per il Parma arriva prima dell’intervallo, cross da destra di Molina, Messias anticipa Osorio con il controllo a seguire e trova un pallonetto sotto la traversa, con Sepe leggermente fuori dai pali. Splendido. Alla ripresa Liverani leva il regista Sohm, 19enne compassato, e il 21enne Busi, per il rapido Brunetta e il muscolare Iacoponi. Golemic cammina involontariamente con i tacchetti sul ginocchio destro di Gagliolo, contatto dolorosissimo, il nazionale svedese comunque resiste. Il Parma aumenta ancora il ritmo, Karamoh è contrato, sull’angolo da destra Kucka stacca su Cuomo, di spalle, e leggermente spinto, è 2-1.
Stroppa aveva rinunciato a Simy, all’inizio (Rivière non dispiace), lo inserisce per l’ultima mezz’ora. Fra i ducali esce Inglese per Cornelius, Cordaz sbaglia un’uscita, Karamoh non ha il riflesso giusto e il portiere lo chiude. Sono utili i gregari rossoblù, come Zanellato, per far respirare la squadra, senza rinunciare a cercare Messias. La circolazione dei gialli palla a terra è convincente, Gagliolo aziona Brunetta, il colpo di testa esalta Cordaz, 38 anni a capodanno e pronto anche sulla girata rasoterra di Cornelius.
Ogni tanto si odono bestemmie, sarà lavoro per la procura federale, sempre molto attenta, con i suoi collaboratori. Riprende campo il Crotone, sfruttando l’imprecisione del Parma e anche l’infortunio di Hernani, zoppiccante, avvicendato da Cyprien. Al Parma manca sempre quel quid per pareggiare, per esempio nella rifinitura di Brunetta. Debutta un altro argentino di 21 anni, il difensore Valenti, ex Lanus, impiegato solo in coppa Italia, nel successo sul Pescara. Riemerge Messias nel finale, c’è tensione nel recupero fra Iacoponi e Reca, le ammonizioni salgono a 8. Maresca sorvola giustamente sulla caduta di Cornelius, il ginocchio di Karamoh su Vulic era forse punibile con il rigore. Sbagliano Magallan e Reca, Kucka però incrocia troppo il difficile diagonale. Un brano di Rino Gaetano accompagna il Crotone a un Natale incoraggiante, con 7 punti in 4 gare e il terzultimo posto. Il Parma ha battuto solo il Verona e il Genoa fuori casa, nelle due salvezze con D’Aversa era partito decisamente meglio. Il ds Marcello Carli difenderà Liverani dalla voglia del presidente americano Krause di cambiare tecnico.
Da “Ilmessaggero.it”, “Ilmattino.it”