di Vanni Zagnoli
E’ proprio l’Udinese di Luca Gotti, con una media punti di 1,55, superiore a Igor Tudor, a Davide Nicola e naturalmente a Velasquez, i tecnici dell’ultimo anno e mezzo. Voleva restare vice, l’ex azzurro Antonio Cabrini è fra i tanti a sostenere che fosse il momento di prendersi responsabilità in prima persona, è l’uomo giusto per la salvezza tranquilla dei bianconeri, tanto che a fine d’andata ha i punti del Napoli, 24. Rodigino, Gotti ha allenato 7 squadre venete, arrivando in B con il Treviso, dopo la Triestina decise di fare il secondo, 8 stagioni con Donadoni e la coppa Uefa vinta vinta con Sarri, al Chelsea, domani si rilasserà giocando a golf, passione comune a Donadoni, ora in Cina.
Va peggio il Sassuolo, 19 punti, per i 5 risultati gettati via in extremis, al Friuli si arrende per 3-0, mentre il computo delle occasioni era in equilibrio.
De Zerbi cerca sempre di imporre il proprio gioco, resta fragile nella fase difensiva. Toljan va in sovrapposizione a Boga, chiuso da Sema, avanzato rispetto alla difesa a 4, è la chiave del primo tempo. Lasagna ruba palla a Gianmarco Ferrari, Consigli esce: a Genova si è ripreso il posto, dopo l’infortunio che ha permesso di scoprire Turati e riscoprire Pegolo. Su corner da destra, Okaka manda alto, provando il gol. E’ in palla il neroverde Traorè, si allunga per un colpo da biliardo, sul palo.
Per la sesta volta il Sassuolo subisce una rete nel primo quarto d’ora. Angolo da sinistra, De Paul per Mandragora, cross e Stefan Okaka Chuka sovrasta Obiang, è alla quarta marcatura stagionale; a centroarea un blocco sarebbe da punire con l’annullamento. La fisicità del centravanti di famiglia nigeriana non trova l’opposizione del centrocampista della Guinea Equatoriale, vulnerabile in molti gol decisivi subiti dal Sassuolo: autorete a Parma e con il Napoli, rigore (inesistente) a Marassi. Okaka ha cambiato squadra 19 volte, giovanili comprese, era partito dalla Roma e con Antonio Conte subentrò in 4 amichevoli, con la nazionale. Sono 18 i gol incassati dal Sassuolo nei primi tempi, in maggioranza su palla inattiva: non ha centimetri, la velocità non sempre basta, Caputo è ben chiuso dai centrali Trost-Ekong e Nyutinck. Traorè calcia da fuori, Nuytinck devia. Altro africano è Sema, congolese di Svezia, aziona Mandragora, Consigli salva.
La squadra di Zerbi non recupera da svantaggio da settembre 2018, è ancora più difficile senza Berardi, squalificato per proteste a Marassi con il Genoa. Nel secondo tempo meriterebbe il pari, dalla conclusione di Traorè, Musso è attento, ha debuttato con merito in nazionale. Si deve allungare anche su Boga, pericoloso pure in percussione centrale. Al Sassuolo capita abitualmente di concedere gol quando dà l’impressione di realizzare, Fofana lascia a Sema, alla 3^ rete con i friulani. Nel frattempo era entrato Pussetto per Lasagna. De Zerbi leva l’impalpabile Filip Djuricic per Raspadori, subito insidioso. L’Udinese resta concentrata, il palleggio modenese rimane fine a se stesso, anche con l’ingresso di Muldur. Le ondate bianconere sono insidiose, Fofana non sorprende Consigli, Okaka manda alto. Giacomo Raspadori è un 2000 interessante, si arrende per ultimo. Da 4 anni la famiglia Pozzo ha due certezze: Fofana, che conduce il contropiede di forza, e De Paul, che arrota il diagonale e va a bersaglio per la terza gara in sequenza: “Merito della tattica di Gotti – spiega l’argentino -, che aveva preventivato l’avanzata del terzino. Gioco a destra anche in nazionale. So come gira il calcio, quando c’è il mercato, io dò il massimo sul campo”.
L’Udinese è dinamica, nell’ultimo quarto d’ora ha concesso appena due reti e per la 7^ volta resta inviolata, come l’Inter. Esulta sotto la curva, può provare per l’Europa league. “Potevamo gestire meglio la palla – obietta Gotti -. Con criterio e umiltà ci possiamo levare soddisfazioni. Con questa continuità in aiuto, De Paul è da grande squadra”.
Di fronte, i tifosi arrivati dal distretto emiliano delle ceramiche si stizziscono al saluto. Il Sassuolo era in vantaggio a Torino con la Juve, ha fermato il Milan a San Siro, è al 3° stop in sequenza e nelle ultime 9 gare ufficiali ha solo vinto a Brescia.
Da “Ilmessaggero.it”, “Ilmattino.it”, “Ilgazzettino.it”