di Vanni Zagnoli
Tre mesi dopo, arriva finalmente la vittoria per il Crotone, che ancora rischia di passare dal mancato ripescaggio in serie A (la famiglia Vrenna non ha digerito la mini penalizzazione al Chievo) alla serie C. Il ritorno di Stroppa porta finalmente la quadratura cercata e stavolta i due gol di vantaggio fuori casa reggono, al contrario della trasferta di Ascoli.
Il 3-5-2 è reciproco, al 5’ segnano già i calabresi, lo svedese Rohden ruba palla sul centro destra ad Agnelli, in genere indomito, ne dribbla due e in diagonale stretto infila. Il Foggia attacca, Tonucci colpisce al volo in maniera spettacolare, una deviazione sfiora l’autogol. Al 13’ è già 0-2, Rohden è in serata super, da destra incrocia per Simy, che si conferma in forma e imbecca al volo Zanellato, bravo a inserirsi in area piccola e a toccare in gol, di precisione, fra due difensori.
Padalino perde prima dell’intervallo Zambelli e Tonucci, la superiorità territoriale dei pugliesi porta solo a un’occasione da fuori per Kragl. Noppert, invece, è chiamato in causa da Firenze e neanche Simy infila il tris. A Crotone arriverà anche Pettinari, per rafforzare la rosa, intanto la strategia di attaccare centralmente porta frutti. Anche grazie al francese Machach, in prestito dal Napoli e pericoloso alla ripresa. Mazzeo avvicina il gol per il Foggia, mentre Stroppa perde Spolli, infortunato. Noppert è attento sull’esterno di Rohden.
Allo Zaccheria, il Foggia aveva perso solo con il Palermo, a inizio stagione, le speranze di rimonta si infrangono sul palo, sulla punizione da destra di Kragl Martinelli centra il legno, è il 12° dei dauni in stagione. Neanche è la serata di Iemmello, passato dalla doppietta di Carpi all’abulia di questa sera.
Il Crotone abbandona l’ultimo posto, non vinceva dal 20 ottobre, festeggia davanti a 50 tifosi e ora affronterà il Livorno nello scontro diretto. Il Foggia si consola con i due punti di penalizzazione recuperati a tavolino, in settimana. La salvezza resta alla portata, certo con Stroppa nello scorso biennio le cose erano andate meglio, ma non c’era l’handicap.
Da “Ilmessaggero.it”, “Ilmattino.it”