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di Vanni Zagnoli
Sassuolo-Sampdoria va più o meno come da aspettative, Alessio Dionisi continua sul solco di Roberto De Zerbi, arrivato alla fase a gironi di Champions con lo Skakhtar Donetsk, e del suo Empoli, brioso ma non sempre concreto, mentre Roberto D’Aversa fa il D’Aversa, visto nelle complessive 6 stagioni di Parma, difesa e pressing alto, a festeggiare le 100 panchine in serie A.
Certo le occasioni più nitide sono del Sassuolo, la Samp resta solida, come con Claudio Ranieri, autoesclusosi dopo il 15° posto da subentrato e il 9° di maggio, perchè di meglio non sarebbe riuscito a ottenere.
Ritorna il pubblico al Mapei stadium, nella curva ligure non più di 300 persone, a urlare ogni tanto contro il presidente Ferrero, che non cede la società, un po’ di più nel settore di casa, con una ventina a torso nudo, quasi a dimostrare che anche il distretto delle ceramiche ha i propri ultras, comunque siamo lontanissimi dalla metà capienza consentita.
Berardi vuole la Fiorentina, a 27 anni dopo l’Europeo da titolare è pronto per una piazza da Europa anche come pubblico, neanche è in panchina, Scamacca entra nel finale e difficilmente resterà: il ds Giovanni Rossi preferisce cederlo, convinto che Caputo a 34 anni possa essere ancora efficace e salvo un infortunio avrebbe probabilmente disputato gli Europei al posto di Raspadori.
I neroverdi, dunque, non approfittano di un pallone perso da Yoshida, Djuricic al limite dell’area consente l’uscita di Audero. Che fa defilare proprio Caputo, nella seconda opportunità. Il diagonale di Candreva, invece, si perde sul fondo. Si vede anche Boga, che aveva annunciato l’addio al mondo Mapei e invece è ancora qua, con i suoi inserimenti dalla sinistra. Augello deve riscattare l’errore del gol del Milan, appoggia a Darmsgaard ma Quagliarella non arriva.
Alla ripresa nuovi strattoni modenesi, Colley sbaglia il retropassaggio, Boga serve Caputo che spreca il pallonetto. Audero è di nuovo pronto sul francese. Rispetto all’èra De Zerbi, l’unica novità è Frattesi, primattore nel Monza, in serie B, ma timido nella prima in A a Reggio Emilia. Il Sassuolo è sempre piacevole, palla a terra, l’ultima chance è tuttavia del norvegese Askildsen, 20 anni, che manda alto dal limite.
A Verona i neroverdi avevano ottenuto anche più di quanto avessero meritato, contro i doriani ci stava la vittoria ai punti.
Viceversa, la Samp aveva meritato più il pari contro il Milan che stasera. Certo resta l’impressione di squadre solide, che non avranno difficoltà a salvarsi ma difficilmente avviceranno l’ultimo piazzamento, De Zerbi aveva firmato un 11° e due ottavi posti.
D’Aversa non aveva un solo giocatore nuovo, dall’inizio, del resto non è indispensabile cambiare per il gusto di farlo. A Genova, peraltro, cercano emozioni diverse, per una Sampdoria che dal 2003 è rimasta in serie B solo per un campionato.
Da “Ilmessaggero.it”, “Ilmattino.it”, “Corriereadriatico.it”