Caprari realizza il quarto gol per il Pescara (LaPresse)di Vanni Zagnoli
Sarà forse perchè il Genoa è in crisi (2 punti in 9 partite) o perchè le retrocessioni sono già quasi decise, ma insomma il 5-0 di Zeman con il Pescara rientra nella categoria del leggendario. A quasi 70 anni fa stravincere una squadra che mai si era imposta, sul campo, e aveva grandi chance di eguagliare i record negativi del Varese del ’72. Arriva il boemo e miracol mostra, come al Licata e al Foggia, al Parma e al Messina, alla Lazio e alla Roma, al Lecce e al Foggia ter e al primo Pescara. Viene in mente quando il Parma di Donadoni, quasi retrocesso, battè la Juve in una delle sue super serie, due stagioni fa, con Allegri. Così passa in secondo piano la festa per Zico, a Udine, guastata dalla doppietta di Defrel per il Sassuolo. Si capisce perchè Spalletti lo volesse alla Roma.
Pescara-Genoa 5-0: pt 4’ Orban aut, 20’ Caprari, 30’ Benali; st 36’ Caprari, 42’ Cerri.
Il primo gol è fortunoso, su bella azione di Cerri, a destra, salta il portiere e la deviazione in autogol è decisiva, perchè il pallone non sarebbe entrato. Un paio di azioni del Grifone ma poi c’è il raddoppio su palla in verticale per Caprari, uno che sarebbe stato utile già quest’anno, all’Inter. La difesa ligure è labile, come Juric, che come Oddo denuncia i limiti dell’esordiente in A. Peccati di gioventù, zemaniani. Neanche basta la bocciatura di Hiljemark, dopo mezz’ora, per Pandev, anzi arriva il tris con il giro palla spettacolare da Zemanlandia. Memushaj, uno-due con Cerri e assist per per il libico Benali, doppietta domenica a Torino, ma sul 5-0…
Le 4 punte di inizio ripresa per il Genoa non cambiano la storia della partita. Il poker arriva su azione personale di Caprari, complice Lamanna. Ecco, con l’infortunato Perin il rientro di Zeman sarebbe stato meno strabiliante. Zampano contrasta Pinilla evitando il gol della bandiera. C’è gloria anche per Cerri, predestinato che con Zdenek magari esploderà. Segna aggiudicandosi il duello con Burdisso.
Udinese-Sassuolo 1-2: 7’ pt Fofana (U), st 25’ e 34’ Defrel.
Fra andata e ritorno, i bianconeri meritavano un punticino. Si perdono, di fronte a Zico, insignito con un bel piatto e poi accanto al patron Pozzo. Il vantaggio è sul rinvio sbagliato da Consigli, Badu per Fofana che conclude con un gran destro, confermando qualità da grande. Poi molto gioco neroverde, arginato dalla difesa friulana.
Ci sarebbe un rigorino su De Paul, toccato alla ripresa da Peluso. La trama di Eusebio Di Francesco porta spettacolo palla a terra, la svolta arriva con l’ingresso di Defrel per Duncan. Il pareggio è su traversone da destra di Pellegrini, Halfredsson se lo dimentica, sul secondo palo, e Karnezis è infilato sotto le gambe. Il portiere greco si oppone al sinistro di Politano, è di nuovo sorpreso da Defrel, su azione di Pellegrini e Berardi. Entrambi meritano davvero lo stage con Ventura. Felipe di testa manca il pari, servito da De Paul. I neroverdi si aggiudicano la terza trasferta di fila, mentre i friulani fischiano.
Sampdoria-Cagliari 1-1: pt 6’ Isla (C), 22’ Quagliarella.
Marco Giampaolo vuole il 9° posto, ma rischia di perdere. I sardi avanzano su rimessa laterale lunghissima e la spizzata di Sau per Isla, a bersaglio con un destro potente. Il pareggio è merito di Muriel, salta Padoin e attira i difensori, lo scarico è facilmente trasformabile dal 35enne Fabio Quagliarella. Viviano nega il gol a Sau, che nel secondo tempo gli calcia addosso ma era partito in fuorigioco. Muriel è in giornata, Pisacane lo chiude. Come Pavlovic anticipa Ionita. Di Gennaro calcia al volo fuori.
Le emozioni si susseguono, come le ammonizioni (8) e ci sarebbe un rigore per gli isolani, per fallo di mano.
Quagliarella calcia, Gabriel respinge, Torreira centra il palo. Ibarbo segna a un minuto dalla fine, l’assistente Di Fiore fa annullare per il fuorigioco ininfluente di Pisacane.
