di Vanni Zagnoli
Gli spettatori ritornano allo stadio, al di là delle centinaia di invitati, soprattutto legati agli sponsor, delle partite di questi mesi. Per la finale di coppa Italia di mercoledì 19, fra Atalanta e Juve, ci saranno 4300 persone, il 20% della capienza del Mapei stadium, di proprietà della famiglia Squinzi, di Marco e Veronica, i figli di Giorgio, scomparso un anno e mezzo fa. Potranno accedere vaccinati, chi farà il tampone 48 ore prima dell’evento e guariti dal Covid.
Dal 2008, la finale di coppa si è sempre disputata all’Olimpico di Roma, sarà a Reggio perchè il giorno prima si recupera Lazio-Torino e anche per preparare lo stadio della capitale verso la prima gara degli Europei, dell’11 giugno. Si giocherà alle 21, nell’impianto che ha già ospitato la supercoppa vinta dalla Juve, a gennaio, sul Napoli. La presentazione è andata in scena nella stessa cornice, nella sala del primo tricolore, sede del municipio di Reggio, e viene impreziosita da tre messaggi di prestigio, video. “Ritornano i tifosi, i nostri tifosi: è un bellissima notizia” dice Francesco Totti. “Saremo emozionati a rivedere la gente sugli spalti”, aggiunge Marco Materazzi, l’altro campione del mondo.
“Finalmente assisteremo a una partita con il pubblico – si accoda Gigi Di Biagio, ex ct dell’under 21 e la scorsa stagione subentrato alla Spal, retrocessa -, è come se fosse una prima volta”.
“È bello che Reggio Emilia possa consolidarsi come punto di riferimento dello sport italiano – sostiene il sindaco Luca Vecchi -. Ci candidiamo a ospitare altre occasioni di questo spessore anche in futuro”.
L’Emilia Romagna ospita più eventi possibili, con il Covid: a Imola due gp di F1 e il mondiale di ciclismo, a Misano Adriatico i motogp, la coppa Italia di calcio a 5 e di volley femminile a Rimini, a Bologna la coppa di volley maschile, a Salsomaggiore la pallamano.
“Questo evento con l’ingresso della gente è un primo importate passo – argomenta Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna -. I proventi dei 150 biglietti assegnati alla Regione saranno destinati agli operatori sanitari per tutto quanto hanno fatto”.
Saranno 200 le nazioni collegate su Rai 1. “Sarà la prima volta in cui la finale di coppa verrà riprodotta da 30 telecamere, come fosse un Clasico, fra Real Madrid e Barcellona – chiarisce Luigi De Siervo, ad della Lega calcio -, dalle micro negli spogliatoi al drone che sorvola il campo, l’anno scorso gli spettatori furono 10,2 milioni. Il ritorno della gente allo stadio sarà una prova generale per capire come torneremo a muoverci. Ci sarà a disposizione una app, Mitica, in cui potranno essere registrati i biglietti, l’ingresso sarà concesso previo tampone 48 ore prima dell’evento. I tagliandi non saranno gratuiti, dipenderà da Atalanta e Juventus come adoperarsi”. La Lega spera di rivedere spettatori già all’ultima giornata, domenica 23. “E’ una ipotesi plausibile, abbiamo fatto richiesta al governo, sarebbe un’ulteriore passo per un ritorno alla normalità”.
Luigi Gubitosi, Amministratore di TIM ha dichiarato: “Questa partnership rafforza ancora una volta il nostro impegno nel mondo del calcio che è parte integrante della cultura e della tradizione del Paese. È per noi motivo di orgoglio poter dare ad un trofeo così prestigioso il nome di TIMVISION, la nostra TV, che siamo certi giocherà un ruolo sempre più centrale, soprattutto nel mondo dello sport in cui crediamo fortemente per i valori che esprime: passione, rispetto, sana e corretta competizione”.
Lunedì, dalle 18, al teatro Ariosto di Reggio un webinar coinvolgerà personaggi istituzionali e dello sport di alto livello. Martedì, alle 15, al punto vaccinale di Mancasale due legends di Juventus e Atalanta, l’ex attaccante Trezeguet e l’ex portiere Pelizzoli.
Il Napoli si era aggiudicato l’ultima edizione, ai rigori sulla Juve di Sarri, e fu l’inizio della fine del tecnico toscano. L’ultimo trofeo dei bianconeri è datato 2018, sono alla 20^ finale, 13 vinte. L’Atalanta è alla 5^ finale, l’ultima due anni fa: vanta la vittoria del 2 giugno 1963.
Infine il parere di De Siervo sulla Superlega: ”Mi auguro che non si arrivi all’esclusione della Juventus dalla serie A. Nel merito si è già espresso il presidente Gravina. Lunedì 17 è il termine limite per le iscrizioni ai tornei, si riunirà il consiglio federale e verranno fatte tutte le verifiche. Le diplomazie delle parti sono al lavoro, resto ottimista”.
Da “Ilmessaggero.it”, “Ilgazzettino.it”