Il centrocampista Benassi è fra i migliori anche in Lituania
di Vanni Zagnoli
In Lituania bastava il pari, per qualificarsi per l’Europeo under 21 di Polonia, l’Italia lo centra senza fatica. Non va oltre lo 0-0 ma è molto più pericolosa dei gialloverdi, quasi sempre lontano dall’area di Cragno. Allo scadere il colpo di testa di Morosini centra la traversa, sarebbe stato il giusto premio a una prestazione comunque sufficiente.
A Kaunas è freddo, Di Biagio ostenta un bel berretto azzurro e ammette: “Speravamo di vincere. La gara non è stata esaltante ma ostica. La qualificazione è ampiamente meritata”.
Fra i giovani tifosi italiani presenti grazie al progetto Erasmus
campeggia la bandiera tricolore “Rovigo”. Cerri è in tribuna, anzichè centravanti, il numero 9 va a Rosseti, altrettanto fisico, emigrato in Svizzera, al Lugano, per essere titolare. Alberto Cerri è di proprietà della Juve, alla Spal da un mese non gioca e allora anche nell’under 21 ha perso il posto. Piacciono il movimento del romanista Ricci, non sempre utilizzato nel Sassuolo, e il regista della Lazio Cataldi, per la propulsione.
Di Francesco mette fuori da buona posizione, calcia bene da lontano ma sulla ribattuta è in fuorigioco Caldara, per questo il gol è annullato. Pregevole anche il destro di Benassi, arrivato in nottata dalla Macedonia, dopo la convocazione con l’Italia maggiore.
I lituani aspettano, ogni tanto ripartono di slancio, senza insidiare Cragno, brillante in B con il Benevento. Avevano vinto 3 delle ultime 4 gare, per cui la supremazia totale azzurrina non era scontata. Prima dell’intervallo il sinistro di Ricci fa volare il portiere Svedkauskas.
Il secondo tempo è meno intenso, Petagna subentra a Rosseti e avvicina subito il vantaggio con un tocco sporco ma sarà l’unico squillo dell’atalantino.
Il ritmo scende, Conti raggiunge il fondo, crossa per nessuno e poi meriterebbe il gol con un’azione di forza. La circolazione di palla dalla difesa è un po’ passiva, sulla cerniera baltica, e il contenimento non è sempre perfetto, come dimostrano le tre ammonizioni. L’azione finale è per iniziativa dei nuovi entrati, dalla sinistra Mazzitelli crossa per Morosini, il colpo di testa sbatte contro la traversa. E’ mancata giusto la ciliegina. L’Italia ha già fatto tanto a tenere dietro la Serbia, arrivata a un punto e onestamente più forte.