di Vanni Zagnoli
E’ il pomeriggio delle due retrocessioni, con una giornata di anticipo. Il Padova si fa rimontare per tre volte, anche allo scadere, e anche il Carpi scende aritmeticamente, con Castori aveva avvicinato la salvezza in serie A e perso la finale playoff in B contro il Benevento. Verdetti ormai scontati, per squadre che si sono svegliate troppo tardi. I biancoscudati avevano iniziato con Bisoli, poi Foscarini, il ritorno di Bisoli e il lancio di Centurioni, tecnico della primavera. A Carpi avevano provato con un modenese, Chezzi, giubilato presto per il Castori3, discreto ma inutile.
Benevento-Padova 3-3: 1’ Pulzetti (P), 10’ Coda (B); st 12’ Bonazzoli (P), 35’ Caldirola (B), 47’ Baraye (P), 49’ Coda (B).
Bastano 18 secondi ai biancoscudati per passare, cross basso di Baraye per Pulzetti, di destro di prima intenzione come quando era protagonista in serie A e Montipò è trafitto. Con mister Centurioni, i veneti sono migliorati, si rendono pericolosi anche con Bonazzoli. Il pari è sulla sponda di Crisetig, per Coda, che sfrutta l’incertezza del portiere Minelli, spesso decisivo. Il regista ex azzurrino ci prova da fuori, l’estremo patavino stavolta è pronto. Sempre Crisetig spara alle stelle nella ripresa, mentre il destro di Capello, servito da Capelletti, è respito da Montipò. Il nuovo sorpasso è con Bonazzoli, che sfrutta un errore in impostazione, parte da solo palla al piede e beffa Montipò con un destro che accarezza il palo. Mazzocco parte sul filo del fuorigioco, il suo destro è deviato dal portiere sannita. Impatta di testa Caldirola, libero su angolo. Altre emozioni nel recupero, Cherubin il palo, poi la traversa, accorre Baraye che incassa. Lì il Padova avrebbe ancora speranze di playout, le affonda il destro al volo di Coda, in formissima. Il Benevento sarebbe stato quarto comunque.
Livorno-Carpi 1-0: 14’ st Giannetti.
Gli amaranto partono con cautela, ultimamente la squadra di Castori in trasferta è insidiosa. Valiani non trova nessuno a centro area, poi Raicevic è lanciato in profondità da Diamanti sul centro destra, il tiro è appena deviato in angolo. Al 29’ Porcino crossa da sinistra, la palla finisce sulla traversa carpigiana. Tre minuti e punizione dalla tre quarti, sul secondo palo Dainelli è liberissimo, Piscitelli salva di piede. Anche i modenesi sono insidiosi, con Marsura, risponde il Livorno con Raicevic. Nella ripresa, Di Gennaro allunga per il montenegrino, diagonale mancino fuori di poco. Zima coglie dall’incrocio un tiro da fuori. Decide il cross da destra di Diamanti, Raicevic spalle alla porta serve Giannetti, il destro sul primo palo entra. Cissè manca il pari, neanche l’ingresso di Concas basta a rimetterla in piedi.
Salernitana-Cosenza 1-2: 44’ Garritano (C), st 18’ Rosina (S), 44’ Palmiero (C).
Sfida naturalmente tesa, all’Arechi, con il Cosenza salvo ma sempre insidioso, con la determinazione trasmessa da Piero Braglia e Gregucci da tempo in difficoltà. I calabresi sono alla 4^ vittoria esterna della stagione, D’Orazio e Bruccini pungono da fuori, Micai si oppone. Il primo gol è su cross di Tutino da destra, il portiere va a vuoto e Garritano appoggia in porta con una coscia. I campani si affidano ai calci piazzati (Saracco respinge su Rosina), il Cosenza contiene e riparte, Tutino triangola con Embalo, Micai raccoglie il pallonetto. Calaiò impegna Saracco, sulla respinta Mazzarani serve Rosina che infila il pari. Poi il sinistro di Sciaudone con la respinta di Micai e il gol sbagliato da Garritano sottomisura. Meglio i silani, al tiro un’infinità di volte, sembra quasi che non vogliano infierire su una squadra che è sempre stata in zona salvezza e rischia di finire ai playout adesso. Gregucci viene espulso, l’argentino Casasola è come sempre il più pericoloso fra i salernitani. Dai e dai, segna Luca Palmiero. E’ al primo gol in B, napoletano, Bittante è in parte in traiettoria, ci fosse il Var, come nei playoff, si andrebbe a verificare se è fuorigioco. Compare lo striscione dei tifosi di casa: “Mercenari, indegni, andate via da Salerno”.
La Salernitana ha gli stessi punti del Livorno ma resta davanti per i confronti diretti. I giocatori di casa rimangono attoniti, quasi increduli di fronte all’impegno dei cosentini, acclamati da 600 spettatori. C’è rivalità fra le due tifoserie, dallo spareggio salvezza per il Cosenza firmato da Gigi Marulla, nel ’91.
Da “Ilmessaggero.it”, “Ilgazzettino.it”, “Ilmattino.it”, “Leggo.it”