https://www.ilmessaggero.it/sport/calcio/sassuolo_atalanta_diretta_cronaca_gol-4763918.html
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https://www.leggo.it/sport/calcio/sassuolo_atalanta_diretta_cronaca_gol-4763972.html
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di Vanni Zagnoli
E’ la quinta vittoria di fila dell’Atalanta sul Sassuolo, lo 0-4 del primo tempo è persino peggio del 2-6 di fine 2018. Al Mapei è come si giocasse a Bergamo, dato l’entusiasmo dei 2mila orobici, il terzo posto per ora è saldo, anzi si prova a resistere a Inter e Juve. Restano le perplessità sulla tenuta difensiva di Roberto De Zerbi, vulnerabile com’era talvolta Eusebio Di Francesco, da Lecce a Sassuolo, alla Roma e adesso alla Sampdoria. De Zerbi ha perso il ballottaggio con Fonseca per la panchina giallorossa, ha preferito restare qui nel distretto emiliano delle ceramiche: i 4 presi all’Olimpico non sono bastati a metterlo in guardia, certi blackout rendono impossibile pensare a battersi per il settimo posto.
VERSO LA CHAMPIONS
L’Atalanta è strapronta per la Champions, non è detto che batterà gli ucraini dello Shakhtar Donetsk ma in serie A raramente sbaglia, da gennaio. La rumba parte subito, con una bella azione Ilicic-Gomez, l’argentino segna alla seconda chance: assolo dalla trequarti, da sinistra, tunnel a Toljan e destro quasi di punta, nell’angolo alto. L’esterno neroverde era stato primattore dell’Europeo under 21 vinto dalla Germania, è più abile in appoggio che a difendere. Ancora peggio fa sul raddoppio: Ilicic da destra mette sul secondo palo, con l’esterno sinistro, il difensore di colore tocca e di fatto aggiusta il pallone a Gosens che scarica il destro. Il tedesco dell’Atalanta avvicina il tris, salva Gianmarco Ferrari, poi spreca Zapata. Si ripeterà anche sul liscio di Chiriches. Arriva lo 0-3, Pasalic per Zapata, di prima per Gomez, abile a infilare, dalla posizione del primo. Berardi cade nel vizietto antico, la simulazione, sanzionata da Valeri. La quarta rete smaschera l’inferiorità fisica di Chiriches nei confronti di Zapata, servito dalla destra, da Hateboer, di testa il colombiano è una sentenza. Ha ragione Gosens, all’intervallo: “La nostra pressione è abbastanza forte, facciamo buone cose anche in attacco. Gasperini non è mai soddisfatto perchè il pericolo è dormire e far riaprire la gara”. Il tecnico più spettacolare del campionato è incitato dalla curva: “Salta con noi”. “Dopo”, fa cenno lui, ma andrà in spogliatoio, non sotto i sostenitori.
GASPERINI INCONTENTABILE
Al Mapei è sempre come a teatro, per la tifoseria di casa, canta solo la trentina che era presente anche a Parma. Il livello scende, l’Atalanta fa girare palla per risparmiare energie. Gasp si arrabbia come fosse sotto, Gosens sbaglia un pallone e va in panchina, entra il brasiliano Arana, buona alternativa. L’1-4 dapprima è annullato per fuorigioco, Valeri aspetta il Var e convalida perchè Defrel è in posizione regolare, su assist di Duncan. Il Sassuolo tiene alto il ritmo il più possibile, regge a sinistra il debuttante Tripaldelli. Esce Gomez, troppo importante per la coppa, entra l’ucraino Malinovskyj, cresciuto proprio nello Shahktar, fuori anche Zapata (in curva campeggiano una bandiera e maglie colombiane) per Barrow. Berardi cerca invano il secondo gol, è raggiunto da Duvan Zapata in vetta alla classifica cannonieri, con 5. Tenere in panchina Magnanelli, Caputo e Traorè è stato un errore. Il finale è di nuovo nero e blu, con il prodigio di Consigli sulla linea, sulla staffilata da destra di Hateboer (unico spiraglio lasciato da Tripaldelli) e sul tocco di Barrow. D’accordo il razzismo, ma andrebbero sanzionati anche i cori ingiuriosi della curva bergamasca al bresciano Roberto De Zerbi, con annesso “Chi non salta un bresciano è…”. Cattivo esempio per i bimbi in tribuna, arrivati anche da Bergamo. I 4’ di recupero sono da regolamento, in genere con 3 gol di scarto non si danno. Prolungano la festa lombarda. La Champions sarà martedì, a Milano. Chissà quanti tifosi ci saranno di Inter e Milan, a vedere la Dea. Bellissima. Anche con i 7 cambi operati da Gasperson dopo il colpo a Roma, partendo dal portiere Sportiello.
Da “Il messaggero.it”, “Ilgazzettino.it”, “Ilmattino.it”, “Leggo.it”, “Corriereadriatico.it”, “Quotidianodipuglia.it”