di Vanni Zagnoli
Due giornate di campionato e già c’è il primo esonero nel calcio professionistico italiano. Massimo Paci, 43 anni, al debutto in serie B, dopo una sola stagione di C, a Teramo, è stato licenziato dal Pordenone. Oggi firmerà con Massimo Rastelli, che alla Spal, da subentrato, aveva mancato i playoff.
Fatale a Paci il 5-0 proprio di Ferrara, dopo la sconfitta interna con il Perugia, all’esordio in B, e una eliminazione dignitosa con lo Spezia, in coppa Italia.
Il presidente del Pordenone Mauro Lovisa aveva scelto un tecnico troppo giovane, dopo che Maurizio Domizzi da subentrato a Tesser aveva almeno garantito la salvezza senza playout. Paci era stato difensore centrale del Parma, in serie A, in Friuli di fatto non ha avuto tempo per lavorare.
“Siamo profondamente amareggiati nel prendere questa decisione – spiega il presidente che aveva preso la società neroverde fra i dilettanti -. Per la conoscenza di calcio e la dedizione al lavoro del mister e del suo secondo Guana, oltre che per lo spessore umano di entrambi. L’inizio di stagione, purtroppo, è stato davvero negativo per risultati, ma soprattutto identità di gioco e abbiamo ritenuto questo provvedimento inevitabile. E’ una sconfitta per la società, che viene sempre prima di tutto”.
Il sogno di Lovisa era Roberto Venturato, ex Cittadella, invece si va verso Massimo Rastelli. Non c’è invece il ritorno di Bruno Tedino, che a Pordenone era stato per due stagioni, in C. Esonerare in agosto, persino prima della fine del calciomercato, ha davvero poco senso.
Il record è di Edy Reja, che nel ’97 venne indotto alle dimissioni dal Brescia, addirittura a luglio, in A. L’estate successiva fu Delneri a essere esonerato dall’Empoli in agosto, prima dell’inizio di campionato, in serie A. Insomma l’esonero lampo è sempre di moda.
Da “Ilmessaggero.it”