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di Vanni Zagnoli
Aurelio Andreazzoli viaggia decisamente verso la serie A, con un ritmo da Juve, Napoli e Genoa di 11 anni fa, da subentrato a Vivarini. Il Parma rischia di farsi riprendere allo scadere dal Palermo, mentre il Bari si rilancia e il Venezia manca sempre il vero salto di qualità.
L’ex allenatore della Roma, subentrato a Zeman, quando venne esonerato, aveva allenato solo un anno in C, alla Massese, a 63 anni, offre senno fuori dal campo e spettacolo anche lontano Castellani, con Caputo, Donnarumma e compagni. E’ un Empoli già da salvezza in A, come potenziale, capace di recuperare partite come a Cittadella, di infliggere poker (due di fila, uno al Palermo), di vincere con pazienza, lo scorso weekend, e anche con l’avversaria più insidiosa, il Foggia che da fine gennaio ha un potenziale da promozione diretta, addirittura, per questo il tris esterno era inatteso.
Il lunedì dei recuperi fra neve e morte di Astori vede il rilancio del Bari (ma per il secondo posto è tardi, Novellino rischia l’esonero, ad Avellino) e sbadigli fra Carpi e Venezia. Il lunedì di Pasquetta non rilancia il Venezia, a Carpi coglie il punto immaginato, contro il re del controgioco della serie B, Calabro, erede di Castori (tornato al Cesena) in tutti i sensi. Poche emozioni, portieri pressoché inoperosi, niente sorpasso e ripartenza lagunare esterna dopo 2 sconfitte. Per gli emiliani è l’11° risultato utile al Cabassi (con 5 vittorie da playoff), nuovo record biancorosso a questi livelli. Inzaghi conferma Vicario fra i pali, rimette il mancino Garofalo e Geijo, preferendo Fabiano al figlio d’arte Pinato, mentre Firenze fa il guastatore. I tentativi sono di Mbaye e Garofalo, di Litteri, Pasciuti e Jelenic. Nella ripresa Inzaghi cerca in Pinato e Zigoni qualche soluzione in più, ma è il Carpi con Concas a supporto di Melchiorri a costruire occasioni, con Brosco di testa su corner e due con Garritano: è murato da Stulac e calcia debolmente dal limite; infine Poli, in acrobazia.
Il campionato aveva aspettato il Venezia, la seconda piazza è a 8 punti, per conquistarla servirebbero tutte vittorie o quasi, mentre il posto playoff non dovrebbe sfuggire, il Carpi è inferiore, lo Spezia a -5.
In serata il vero clou, Parma–Palermo, squadre di casa in serie A, persino con avventure europee rosanero. Resta qualche dubbio sul vantaggio emiliano, con il tocco di Jajalo forse a rimettere in gioco gli avanti di casa e poi su un contatto causato da Lucarelli, in area. Il resto è la festa del palermitano Calaiò, eterno. Eccellente il ritorno ai massimi livelli di Munari, come quando segnava in A, nel Lecce. Il Palermo meritava quasi il pari, al di là del 3-2 nel recupero, ma nel primo tempo aveva concesso 4 occasioni limpide.
Domani si attendono conferme della crescita di Cerri, finalmente ai livelli per i quali era accreditato nell’under 19, in un Perugia da playoff.
I recuperi. Foggia-Empoli 0-3: 17’ pt Zajc, st 9’ Rodriguez, 41’ Caputo. Avellino-Bari 1-2: 31’ Vajushi (A), st 19’ Nenè, 46’ Cisse. Carpi-Venezia 0-0, Parma-Palermo 3-2: 31’ e 39’ rig Calaiò; st 2’ Calaiò, 7’ Nestorovski ℗, 47’ Rajkovic.
Domani: ore 18 Brescia-Entella e Pro Vercelli-Perugia.
Classifica: Empoli 66, Frosinone 58; Palermo 57, Parma e Bari 53, Bari, Cittadella e Venezia 50; Carpi 48, Spezia 45, Foggia 43, Cremonese e Salernitana 41, Novara 38, Brescia e Pescara 37, Avellino 36; Entella 35, Cesena 34; Ascoli 33, Pro Vercelli 30, Ternana 27.
Da “Ilmessaggero.it”