Ilmessaggero.it. Di Francesco e quel video vicino a casa di Corvino. “Ma non significa niente. Con la Lazio ripartiamo dai primi 60′ all’Olimpico. Non lancio i vincitori del Viareggio solo per mettermi medaglie al petto. Guardate dove giocano i tanti debuttanti delle retrocesse degli ultimi anni”. I 3 video della conferenza stampa a Sassuolo

Di Francesco a Firenze vicino alla casa di Corvino (firenzeviola.it)

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Vanni Zagnoli
Un punto in 4 partite e 6 sconfitte nelle ultime 8 gare ufficiali a Reggio. Contro la Lazio, il Sassuolo gioca per ritrovare il cammino interno d’inizio stagione, con quel 6 su 6 interrotto solo a tavolino, dalla sconfitta con il Pescara.
Di Francesco, che partita sarà?
“Affrontiamo una squadra che viene da un ottimo ruolino di marcia, sta facendo un campionato eccellente. Abbiamo il desiderio di cambiare tendenza, in particolare dentro casa, dove otteniamo molto meno di quanto meritiamo, per le prestazioni”.
Come stanno i neroverdi?
“Sicuramente in crescita, perchè tanti che stanno recuperando hanno messo più allenamenti nelle gambe. Defrel ha sempre alternato grandi pause, nelle sedute, adesso è a disposizione: è molto importante, nonostante si sia allenato pochissimo con la squadra”.
Il Sassuolo è a 24 punti dall’Europa league, dall’Atalanta, e a +16 sul Palermo. Che motivazioni ha per l’ultimo quarto di campionato?
“Sento parlare spesso di questa mancanza di obiettivi. Diamo il massimo in queste ultime 9 gare, c’è da migliorare il 15° posto e ancora non manca la certezza matematica della salvezza. Recuperare posizioni dev’essere la nostra ambizione, affrontare avversarie come la Lazio sia di grande stimolo. Dev’esserci il desiderio di mettersi in mostra come squadra, non individualmente: nonostante l’ottima prova contro la Roma non abbia portato punti, ripartiamo dagli ottimi 60’ iniziali dell’Olimpico. Lì si era vista tanta dell’identità di questi anni”.
Ma lei resterà a Sassuolo?
“Ho nella testa prima di tutto la Lazio, più avanti parleremo del futuro. Conta quanto dobbiamo fare insieme, il calcio è zeppo di chiacchiere, si danno per fatte cose che assolutamente non lo sono. Ho il contratto qui, devo migliorare la classifica”.
Ma cosa faceva in quella via di Firenze, vicino a casa del ds Pantaleo Corvino? C’era uno dei suoi negozi, in comproprietà con Vincenzo Montella e il vice Nicola Caccia?
“Essere fotografati in una strada non so cosa posso compromettere. Mi viene da sorridere e basta, fa parte del nostro lavoro, sono sereno. Io so quel che voglio e quanto devo fare domani, quel che si dice in giro mi interessa relativamente”.
E’ uno dei rari fine settimana in cui ha l’imbarazzo della scelta, con i soli Biondini, Magnanelli e Gazzola indisponibili.
“Abbiamo recuperato anche Mazzitelli. Peraltro la scorsa settimana mi sono allenato spesso con appena 11 giocatori, come raramente mi è accaduto. Riavere tutti dev’essere di stimolo”.
Come il successo al Viareggio?
“E’ arrivato grazie al grande lavoro della società, del mister Paolino Mandelli e del responsabile Francesco Palmieri. Il successo parte dagli anni precedenti, quanto è stato fatto deve dare risalto e gioia a tutti noi. L’anno scorso la prima squadra ha fatto qualcosa di straordinario, era impensabile che il Sassuolo potesse vincere il Viareggio, fra tante squadre blasonate”.
Ora chi farà debuttare?
“Non debbo far esordire qualcuno per mettermi un’altra medaglia. Devo mandare in campo i giovani quando sono pronti, perchè poi diventino grandi. Si parla molto di Adjapong, ma da due anni è nel giro della prima squadra, ha grandi margini di miglioramento. Anche Pierini è spesso con noi: valuto altri, come Scamacca e molti Primavera, ma la serie A è diversa dal Viareggio”.
A proposito, a sinistra Dell’Orco ha rubato il posto a Peluso?
“Hanno giocato pure insieme. Non ci sono titolari, Cristian Dell’Orco è in crescita enorme, in questi mesi, in allenamento e in campo. Comunque non è detto che domani giochi”.
Comunque proverà altri giovani?
“Quest’anno è capitato spesso che di impiegarli in Europa league, era indispensabile ma non erano pronti. Questo non aiuta la crescita di nessuno, altrimenti si creano solo illusioni. Tante squadre in passato sono retrocesse e hanno fatto esordire 7-8 ragazzi a testa, andatevi a riguardare dove giocano adesso: occorre inserirli al momento opportuno. Di sicuro non li inserirò solo perchè hanno vinto il Viareggio, li lancio se vedo che sono competitivi”.
Ma questo primo trofeo cambierà la storia del Sassuolo?
“Al settore giovanile sì. Ma quando si comincia a vincere poi bisogna rivincere e quella è la parte più difficile. I risultati pungolano a investire sui giovani. In Europa league eravamo costretti a inserire ragazzi cresciuti nel Sassuolo per almeno 4 stagioni, sarà poi un obbligo anche per il nostro calcio e allora non si può non lavorare bene con i giovani. Io ci credo tantissimo e anche le strutture sono fondamentali”.
Già nella scorsa stagione puntò sul romano Lorenzo Pellegrini, si aspettava l’exploit anche con l’under 21?
“Avevo previsto che sarebbe stata la rivelazione di questo campionato, sta facendo molto bene. Non si deve accontentare perchè ha enormi margini di miglioramento, specialmente in fase difensiva, dove non legge ancora bene tutte le situazioni. Negli inserimenti è cresciuto tantissimo, ama fare gol: ho fatto il centrocampista, è molto più facile correre in avanti che indietro, deve imparare a rincorrere…”.
Milinkovic-Savic è già la stella della Lazio?
“Ne ha diverse. In mezzo sono tanti i giocatori molto bravi. Il serbo è una sorpresa, un ottimo elemento e ha tutto per diventare un top-player, soprattutto possiede la fisicità che in questo calcio fa la differenza. La abbina alla qualità, perciò se ne sono accorti tutti”.
La forza biancoceleste è a centrocampo?
“In Biglia. E’ il più importante, di un regista così avrebbero bisogno anche squadre che stanno più in alto dei biancocelesti, per l’equilibrio che dà e la capacità di verticalizzare. E’ fondamentale come Magnanelli per noi, è di alta qualità”.
La Lazio è in grado di recuperare i 6 punti dal Napoli?
“E’ difficile, ma ha l’obiettivo Europa e può ottenere un grande risultato raggiungendo anche la finale di coppa Italia. Sta facendo un gran campionato anche perchè non ha le coppe europee, che magari nella stagione precedente le avevano levato qualcosa”.
Il 3 aprile sarà un anno di Simone Inzaghi a Roma. Come lo giudica?
“Ha fatto un ottimo lavoro, in un ambiente non facile. E’ una grande sorpresa, al di là dell’aspetto tattico che spesso varia, modulando il sistema di gioco. Ha grandi qualità nella gestione del gruppo, considerati i 40 anni si comporta da allenatore maturo”.
Domani sarà una partita di 4-3-3 a specchio?
“Non proprio, perchè i biancocelesti spesso impiegano il 4-2-3-1 e anche la difesa a tre. Hanno le caratteristiche per giocare benissimo il 4-3-3 ma Inzaghi spesso cambia in base alle squadre affrontate e spesso ha avuto ragione. I loro movimenti sono totalmente differenti dai nostri”.

 

I video della conferenza stampa odierna di Di Francesco

https://www.youtube.com/watch?v=U7kRuCQCJl4

https://www.youtube.com/watch?v=H7ZSsmg0feI

https://www.youtube.com/watch?v=O21UNdMF0vA

 

 

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