di Vanni Zagnoli
C’è un’Italia nell’Italia, che vivrà due settimane eccezionali. In Emilia Romagna e in Friuli Venezia Giulia, da domani l’Europeo under 21, con 12 squadre divise in 3 gironi, passano in semifinale solo le prime e la migliore seconda, per gli azzurri è già difficile qualificarsi, nonostante i 6 dell’Italia di Mancini.
Di Biagio è naturalmente fiducioso: “La speranza è di vincere e giocare bene, poi la linea fra il successo e la sconfitta è minima”.
Sul campo lascia lavorare i preparatori e lo staff, è l’ex romanista Chimenti a prendersi cura dei tre portieri. “Gioca Meret – ufficializza il ct -, poi non escludo alternanza con Audero, ma è lui il titolare”. Il terzo è Montipò, del Benevento, eccellente, a parte la semifinale playoff con il Cittadella. Manca giusto Donnarumma, che due anni fa era Dollarumma, in Polonia, perchè con Raiola faceva storie per rinnovare con il Milan.
Primo avversario è la Spagna, domani alle 21 a Bologna, con dirette su Rai1. “Ne conosciamo la forza. Non cambiano lo stile nè il loro modo di palleggiare, tentano di fare la partita, ci proveremo anche noi. Non so se sia più forte o meno di due anni fa”.
Allora gli azzurri uscirono in semifinale per 2-1 e il titolo sarebbe andato alla Germania. “C’è la tensione giusta – osserva il ct -, piacevole, permette di rimanere concentrati”.
Il Dall’Ara è esaurito, in attesa del restyling vero, neanche valgono tutti i coupon distribuiti dalla Uefa. “Ci sarà un pubblico incredibile, 30mila persone intoneranno l’inno. La provavo ogni volta, la provo ancora. Quando è così, la partita è semplice da preparare”.
Il centrocampo sarà in mano a Nicolò Barella, destinato a passare dal Cagliari all’Inter. “Stiamo crescendo, più fiducia ci danno più cresciamo. E un’occasione troppo importante per pensare al contorno, ho avvisato tutti che devo stare sereno. Siamo qui con la mentalità giusta. E’ un’occasione per tutti, affermati o meno, per dimostrare che valiamo”.
In difesa, Calabresi del Bologna, Mancini difensore goleador dell’Atalanta e poi i due del Parma, Bastoni e Di Marco, mancino in evidenza nell’ultimo mese di campionato. A centrocampo, i romanisti Lorenzo Pellegrini e Zaniolo, accanto a Barella, davanti Chiesa, Cutrone centravanti (nel Milan era chiuso da Piatek) e Kean. Insomma giocano tutti e 6 i valorizzati da Mancini.
“Se vinciamo – conclude il regista – sarà per il gruppo, non per Barella, Pellegrini, Zaniolo o altri. Portiamo esperienza, Mancini e Di Biagio hanno fatto un grande lavoro con noi. Vogliamo cercare di vincere e fare qualcosa in più”.
Tornando a Di Biagio: “Sono voluti venire tutti, Zaniolo mi ha proprio chiesto: ‘Mister, non mi porti? Insomma è stato facile”.
Chissà se Di Biagio uscirà dalla traversa di Francia ’98, da quel rigore che ha fatto uscire l’Italia di Cesare Maldini, al mondiale, avviando Zidane al trionfo. “Cesare è un mito, con 3 successi, e Marco Tardelli un campione”. Aggiungiamo l’ultimo oro, di Claudio Gentile, nel 2004. “Vorremmo giocare bene e vincere, poi la linea di demarcazione è minima, sul risultato”.
La Spagna manca di Asensio, del Real Madrid, la stella è Fabian Ruiz, del Napoli.
A Reggio, dalle 18,30, Belgio-Polonia, in teoria non hanno chances anche solo di ripescaggio.
Lunedì si giocherà a Trieste, Serbia-Austria, poi Germania-Danimarca a Udine. Martedì Romania-Croazia a Serravalle, San Marino, e Inghilterra-Francia, a Cesena. Ogni giorno due partite, alle 18,30 e alle 21.
Le semifinali saranno a Bologna e a Reggio, giovedì 27, la finale domenica 30 a Udine. Per l’Italia, è l’appuntamento dell’anno, aspettando gli Europei dell’anno prossimo. E magari tutto passerà in secondo piano per le imprese delle azzurre, in Francia.
Da “Ilmessaggero.it”