di Vanni Zagnoli
Sembra che la ricerca del gioco paghi più in serie B che in A. Dove sono saltati Liverani dal Parma e Giampaolo nel Torino, fra i tecnici più propositivi, per i più controllati D’Aversa e Davide Nicola.
A Empoli, dunque, Fabrizio Castori è in tribuna, squalificato, la Salernitana naufraga per 5-0 sul campo della capolista. Alessio Dionisi piaceva già la scorsa stagione, a Venezia, non a caso è stato scelto dal presidente Fabrizio Corsi, che con Andreazzoli e Marino ha sempre cercato di arrivare al risultato tramite il gioco. I toscani, dunque, si avviano al campionato di vertice per il quale erano designati la scorsa stagione, quando passarono da Cristian Bucchi al debuttante Roberto Muzzi, sino a Pasquale Marino, tecnico che ha sempre privilegiato lo spettacolo.
L’Empoli raggiunge quota 37, ha 4 punti in più del Cittadella, che però ha una gara di meno.
Il vantaggio arriva al 19’ con Samuele Ricci con un tiro dal limite. La Mantia e Mancuso si divorano il raddoppio, trovato invece al 28′ da Stulac, sul tiro di Haas ribattuto. Al 35′ il tris di Leonardo Mancuso, alla decima rete stagionale, d’intesa con La Mantia. Il 4-0 al 42’, Parisi ne dribbla due e scaglia un diagonale imparabile. La Salernitana avrà fatto arrabbiare il patron Claudio Lotito, perchè nella ripresa arriva solo qualche squillo dei singoli, a cui Castori si è sempre affidato per ottenere i (buoni) risultati in carriera. Mancuso coglie la traversa a metà frazione, l’ex juventino Olivieri finalizza un contropiede nel finale. A Salerno c’è preoccupazione per la terza sconfitta in sequenza, considerato che la squadra adesso terza era arrivata al primato costruendo spesso poco.
A Pescara, debutta bene Fabio Pecchia, subentrato alla Cremonese a Bisoli, altro tecnico d’attesa. Pecchia iniziò con Gigi Simoni, che l’aveva apprezzato al Napoli, quando si qualificarono per la finale di coppa Italia, fu vice di Rafa Benitez anche al Real Madrid, mentre a Verona venne promosso in A con un pizzico di fortuna e poi retrocedette, difeso a oltranza dal ds Filippo Fusco, che si dimise nell’ultimo mese. Pecchia aveva vinto la coppa Italia di serie C, con la Juventus under 23, la scorsa stagione. All’Adriatico vince 2-0.
Poche emozioni nel primo tempo, la Cremonese parte bene, poi si fanno sentire gli abruzzesi. Al 32′ Valzania da trenta metri scaglia una sassata vicina all’incrocio dei pali, poi il contatto dubbio fra Castagnetti e Ceter, La Penna non assegna il rigore al Pescara. Nel secondo tempo cross di Valeri e Daniel Ciofani con la pancia tocca in gol. Neanche 5′ dopo, l’autogol di Jaroszynski. La Cremo esce dalla zona playout, Breda no, ma può lavorare tranquillo perchè la squadra è in progresso, rispetto all’èra Massimo Oddo.
Da “Ilmessaggero.it”