Ilmessaggero.it, Corriereadriatico.it. Kulusevski gol e assist: aspettando i qatarioti, il Parma vince 2-1 a Brescia

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di Vanni Zagnoli

Brescia-Parma era la classica partita da stadio semivuoto anche se le porte fossero state aperte. Il presidente Cellino avrebbe abbassato i prezzi e fronteggiato un pizzico di contestazione, per la retrocessione anticipata. Vincono gli emiliani 2-1, con gol e assist di Kulusevski, il 20enne pagato 45 milioni dalla Juve all’Atalanta. Il Parma sale a 46 punti, nel minicampionato per l’ottava posizione raggiunge il Verona, davanti ha solo il Sassuolo, mister Roberto D’Aversa e il ds Daniele Faggiano cercano un piazzamento di prestigio, rispetto alla salvezza arrivata all’ultima giornata, un anno fa. 

Solo 16 giocatori per le rondinelle, reduci da 2 vittorie in 9 partite, contro le appena 4 del prelockdown, a destra in difesa c’è Semprini, va in panchina l’altro giovane rivelazione, Papetti. “Dobbiamo meritare tutti la conferma”, ammonisce alla vigilia Diego Lopez, che potrebbe effettivamente restare anche in serie B, dati i buoni rapporti con Cellino, magari con Gigi Delneri come direttore tecnico. 

D’Aversa lascia in panchina Bruno Alves e Gagliolo, giocano Laurini, impiegato spesso ultimamente, e Dermaku, al centro. Il tridente è con Kulusevski, Caprari e Gervinho.
E’ sempre una partita speciale per Dessena, il centrocampista del Brescia parmigiano, sbocciato in gialloblù, tocca a lui frenare Gervinho in una delle poche iniziative pericolose del primo tempo. Ayè ha una chance per gli azzurri prima dell’intervallo, il destro è troppo debole. Replica Kulusevski, contrato, poi la punizione di Tonali, su cui Kucka rischia l’autogol. L’arbitro Maggioni sbaglia a fischiare il fallo di mano di Mateju sulla trequarti, impedendo a Gervinho di volare da solo verso la porta. 

Il match si vivacizza nella ripresa, con il palo in colpo di tacco di Caprari, servito da Kurtic, e il destro centrale del francese Ayè, originario del Benin. E’ un attimo perchè poi si ritorna su ritmi più blandi, al sole di Mompiano. Ravvivati dai gol. Gervinho sfugge a Gastaldello, Mateju non chiude su Kulusevski, il cross è per Darmian, Semprini non c’è e il terzino ex Manchester United ha tutto il tempo di depositare palla in rete. Il pari è immediato, Sepe rilancia troppo corto, mette in difficoltà Kurtic, Dessena recupera e scambia con Torregrossa, il destro vale l’1-1: i tifosi del Parma non gli hanno mai perdonato di avere lasciato la squadra crociata e di avere esultato in maniera esagerata, per un gol del 2009, quando era al Cagliari.

Esce Gastaldello per Papetti, più giovane della bellezza di 19 anni. Tonali calcia da fuori, il destro potente non sorprende Sepe. 
La sfida fra città lontane appena 100 chilometri si decide a 9’ dalla fine, su azione dei subentrati Pezzella (rimessa con le mani) e Siligardi (colpo di tacco), Kulusevski dà un saggio delle sue potenzialità con il destro a giro all’incrocio, è al 9° gol, dopo l’8° assist. Infine il volo della rondinella Andrenacci sulla conclusione da fuori di Sprocati e il sinistro da lontano di Siligardi. 
E’ il secondo 2-1 in sequenza del Parma, che mercoledì aveva battuto il Napoli in un match caratterizzato da soli rigori. Prima, veniva da un punto in 7 gare.

I crociati sono l’unica squadra in quarantena, per la positività di un componente dello staff. “Non penso sia possibile iniziare il prossimo campionato con questo protocollo – sottolineava l’allenatore Roberto D’Aversa -. Soprattutto quando le cose non andavano bene, c’era la voglia di staccare mentalmente, di rivedere i familiari”.
L’isolamento dovrebbe terminare in questi giorni, sono già passate due settimane, da quel tampone positivo.

Intanto la società si prepara al cambio, a fine campionato il 51% delle quote verrà ceduto a una famiglia del Qatar, Hisham Al Hamad Al Mana sarà molto probabilmente il presidente, investendo 63 milioni. I 7 di Nuovo Inizio manterranno il 49% delle quote e i ruoli chiave in società, con l’ingresso nel cda di Guido Barilla, entro 5 anni comunque la famiglia qatariota acquisirà il 100% delle quote. 

Hisham è uno dei tre figli di Saleh Al Hamad Al Mana, fondatore dell’Al Mana group che da inizio anni ’50 punta su commercio e trasporti e poi su edilizia e automotive. In questo decennio la famiglia distribuisce in Qatar le auto Nissan, Infiniti e Renault e i brand di moda Diesel, Zara e Sephora. Tre anni fa venne inaugurato Mirqab Mall, il centro commerciale ospita anche McDonald’s, Illy e Grom. Attraverso fondi di investimento, gli Al Hamad Al Mana posseggono numerosi alberghi di lusso, saranno la prima proprietà araba del calcio italiano. A febbraio è uscita Link International, del magnate cinese Jiang Lizhang, che era entrata nel settembre 2017, rimettendoci qualche decina di milioni. Adesso i qatarioti. Slegati da Al Thani, proprietario del Psg atteso dall’Atalanta nei quarti di Champions league. Verso i mondiali del 2022, il Qatar vuole imporre il proprio modello anche in Italia e portare il Parma in Europa. Quest’anno ci ha sperato anche alla ripresa, con la vittoria di Marassi sul Genoa.

Da “Ilmessaggero.it”, “Corriereadriatico.it”

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