di Vanni Zagnoli
Fabrizio Castori è lì, sornione, terzo, pronto a salire direttamente in serie A, con la Salernitana, come fece con il Carpi. Spettacolo raro, concretezza unica, ultra italianista, unico. Uno a zero, un gollettino e poco altro, supponiano. Decide Bogdan a metà primo tempo, granata a 51, a un punto dal Lecce, davanti al Monza, il Brescia resta a 39, decimo.
Si comincia con la verve di Casasola, argentino da Champions e non scherziamo. Spunti di Anderson, di Tutino per Gondo, sino al gol: Anderson calcia da angolo, palla in mezzo, Bogdan di testa infila l’1-0. Replicano le rondinelle, fallo in attacco. Ripresa con il solito Anderson, poi Clotet passa al 4-3-1-2 con Ragusa dietro ad Ayè e a Donnarumma. Cistana sbaglia un’occasione, Donnarumma calcia fuori e poi calcia sull’esterno della rete. Guizzo di Tutino, acrobazia su Casasola. Non serve, basta l’1-0, ai castoristi.
Uno a uno fra Reggina e Chievo. Vantaggio a inizio ripresa dei veronesi, con Djordjevic, pareggia Denis, subentrato, due legni gialloblù nel pomeriggio, con Canotto, altro da ultra serie A, dalla Juve Stabia che non è riuscito a salvare. Chievo a 44, Reggina a 37.
Tanto Chievo, con Garritano, Ciciretti, Bianchi per i calabresi, il primo palo di Canotto e Djordjevic sulla respinta alto. Ancora Canotto, Ciciretti (parata di Nicolas) e Cionek. Al 2’ st, filtrante di Garritano, controllo a seguire di Djodjevic, su Dalle Mura, destro e Vantaggio. Ciciretti fa volare il portiere, Canotto, palo, la palla sulla linea prima di colpire l’altro legno. A un minuto dalla fine, Lakivevic mette palla in area, Denis in tuffo batte Semper. Ingiusto così, per Aglietti, ex centravanti della Reggina.
Da “Ilmessaggero.it”