Carpi – Roma, il pareggio di Lasagna, servito da Mbakogu. La foto è da Sky
MODENA – La terza sconfitta in sequenza rischia di far scivolare il Carpi oltre i 5 punti dalla zona salvezza. All’andata perse 5-1 e Castori venne licenziato, stavolta l’opposizione è stata molto più prolungata.
“Siamo rammaricati per avere preso gol a 6’ dalla fine – spiega il tecnico biancorosso, che a gennaio ha ricostruito la rosa della promozione, assieme al ds Romairone -, il pareggio era soddisfacente perchè abbiamo incontrato una squadra molto forte. Invece la Roma ha trovato la giocata vincente e poi ha chiuso il match, con noi sotto choc. Ci aspettavamo che calasse e di molto nel secondo tempo, invece ha mantenuto un ritmo elevato, quando si perde così bisogna riconoscere il valore dell’avversario. Avremmo voluto accelerare alla distanza, il ritmo poteva essere un’arma per noi, nella ripresa ci hanno un po’ messo sotto”.
Come giudica il ripensamento di Tagliavento, sul contatto di Manolas su Mancosu?
“Mi astengo, perchè l’assoallenatori ci ha chiesto di non parlare di questi episodi, voglio attenermi al patto”.
La partita è girata con l’ingresso di Pjanic?
“E’ un campione, siamo stati bravi a limitarlo, a lungo. Ha qualità, vede il gioco come pochi e calcia benissimo anche da fuori. Senza Pasciuti, Bianco e Martinho, a centrocampo eravamo un po’ corti, mancava il cambio di passo, siamo stati ingessati nella lettura della gara”.
Ora la Roma è favorita per il terzo posto?
“Mi ha ha fatto una grande impressione, l’ho vista tosta e in partita sino alla fine. Poteva essere lassù, assieme al Napoli, non vedo differenze rispetto per esempio alla Fiorentina”.
Per il Carpi mancano 13 giornate alla fine. Credete ancora nella salvezza?
“Sì, anche perché la squadra è viva, ha entusiasmo e gamba. Del resto abbiamo perso a Firenze all’ultimo secondo, a Napoli nel modo in cui sappiamo, stavolta sino a 6’ dalla fine. Questi stop non ci scoraggiano, anzi. Qui è finito il ciclo più complicato, nelle prossime la caratura delle avversarie sarà inferiore, la fiducia intanto resta alta, al pari della convinzione”.
Lasagna era al primo gol al Braglia, perchè non l’ha impiegato dall’inizio?
“Ho tre attaccanti con caratteristiche simili, li ruoto perché nel nostro modo di giocare il dispendio di energie è consistente. La scorsa settimana Kevin aveva fatto 90’, l’ingresso a ripresa iniziata da poco doveva verticalizzare il gioco, aumentare la profondità. Non sempre si può tenere una gara intera ad alto livello, è più utile nel cambiare la partita”.
Perchè Mbakogu era così arrabbiato, sul pareggio, pur avendolo propiziato con la palla rubata a Rudiger?
“Sinceramente non ho notato questo atteggiamento, non mi soffermerei su queste cose, si fatica anche a dare interpretazioni del genere”.
Lasagna è felice per la 3^ rete in A, non per il risultato: “Non ha portato punti – spiega l’attaccante che sino a due anni fa era in serie D -, siamo riusciti a fronteggiare un’ottima Roma per 85’, nel finale ci siamo abbassati troppo e così ci hanno infilato due volte”.