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L’unico quarto di finale che rispetta il pronostico era in realtà il più incerto, perchè Brescia non è superiore a Bologna, nonostante avesse iniziato la stagione con 9 successi, da allora ne ha perse 5, contro 5 vinte, compreso questa gara di coppa Italia. Il 97-83 sintetizza il crollo conclusivo della Virtus.
Era senza Aradori, fuori per un altro mese, a metà partita perde anche Alessandro Gentile. Gli viene da piangere, il classico infortunio muscolare, alla gamba destra. Era protagonista di una buona stagione, con picchi da Nba, si ferma nel momento chiave, con il 5° posto in campionato e questa semifinale che era alla portata.
Senza il talento azzurro, la Segafredo si perde, soprattutto in difesa perchè concede conclusioni da due punti troppo comode, per un 21/29 dal campo inconsueto, di Brescia. 22 punti di Lee Moore, 20 di Luca Vitali e 17 del fratello Michele. I due si aggiudicano così il confronto a distanza con i Gentile, dal momento che Stefano si fa ricordare per le 7 palle perse. Neanche Brian Sacchetti incide molto, fa il gregario come a Sassari e comunque contribuisce al successo di Brescia. La sorpresa della serata è Andrea Traini, marchigiano ex Pesaro, in doppia cifra in soli 9’. Più brillante dell’mvp della scorsa stagione, Landry, e anche di capitan Moss, 34 anni. E’ felice in tribuna la presidentessa Graziella Bragaglio, un anno fa superata in semifinale da Sassari, dopo una battaglia appassionante.
Le V-nere portano 5 uomini in doppia cifra ma i vari Lawson, Umeh, Lafayette e Slaughter non danno seguito all’eccellente 50% da tre e nei minuti chiave si inabissano, soprattutto in difesa. Bologna punta molto sugli italiani, come per anni ha fatto Reggio, con l’infortunio di Alessandro Gentile ha spazio anche Baldi Rossi, senza approfittarne. In tribuna c’è il consigliere Luca Baraldi, uomo di fiducia del presidente Massimo Zanetti, che lunedì ha compiuto 70 anni. “Avevo portato io in F1 Ayrton Senna – raccontava mister Segafredo, trevigiano -, alla Toleman, con la sponsorizzazione Parmalat”.
Vorrebbe essere l’uomo dello scudetto, 17 anni dopo il 15° e per ora ultimo, con Messina in panchina, accompagnato dall’Eurolega. In teoria siamo lontani, ma il campionato è equilibratissimo e anche la coppa, con sfide incerte.
Domani le semifinali, su Raisport: alle 18 Cremona-Torino, con l’esperienza di Meo Sacchetti che potrebbe prevalere su Paolo Galbiati, 33enne debuttante, con quasi la metà dei suoi anni. Dalle 20,45, Cantù-Brescia, con la squadra di Andrea Diana più completa ma i brianzoli sul piano emotivo hanno dominato Milano.
Da “Ilmessaggero.it”