A Pavia è stata festa per la nazionale di basket femminile, con il PalaRavizza esaurito. Sembra di essere tornati ai tempi del brasiliano Oscar Schmidt, che qui chiuse l’avventura italiana, a 35 anni, da re delle triple. A ricordare quei momenti c’è il dt delle nazionali, Boscia Tanjevic, ad accompagnare il presidente Gianni Petrucci.
L’Italia strabatte la Macedonia, 93-33, punteggio da record di ogni tempo, a occhio, per le qualificazioni agli Europei. Ventuno punti di Cecilia Zandalasini, idolo dalla chiassosissima curva di Broni, il suo paese, 20 per Giorgia Sottana, in Turchia, dopo alcuni mesi in Francia. A parte le ragazze andate in Wnba (per ultima Zandalasini), è la prima ad alto livello a espatriare in Europa. “Al Fenerbahce. C’è grande tifo, talvolta, ma il pubblico medio francese era mediamente superiore, anche alla nostra serie A”.
In doppia cifra anche Francesca Dotto (12) e Raffaella Masciadri (10), doppia doppia per Olbis Andre Futo, bolognese di genitori angolani, 19 anni, di Battipaglia. E’ stata soprattutto la prima volta di due gemelle in nazionale davanti in Italia. Sono le padovane Dotto, classe ’93, che avevano già giocate assieme in Svezia. “Siamo entrambe playmaker – racconta Francesca, la più forte, a Schio, dopo lo scudetto a Lucca -, omozigote, cresciute insieme, al San Martino, dei Lupari. E’ bello guardarla negli occhi, dare un cinque a tua sorella”.
Caterina è a Venezia, piange dalla gioia, nel tunnel: “Una grande emozione”.
La loro storia contribuisce a diffondere la cultura del basket femminile. In panchina c’è Marco Crespi, che continua a commentare per Sky. “Ma l’Nba – spiega -. Dei maschi mi manca nulla, come allenatore, qui davvero ci sono passione e voglia di crescere. Ricorderemo anche le lacrime di emozione di Elisa Ercoli”.
Le ragazze sono gettonatissime per gli autografi, vengono contese per quasi mezz’ora, fra il pubblico c’è anche Attilio Caja, pavese che ha rilanciato Varese, dopo la cattiva partenza.
Come voce tecnica per Sky c’è Katrin Ress, infortunata a Schio. Il fratello Tomas da venerdì giocherà le final eight di coppa Italia, con Venezia. Sono i più titolati fratello e sorella del basket italiano. “Ma adesso – dice l’altoatesina, pivot come Tomas, di 5 anni più vecchio – è bello vedere le due gemelle in azzurro”.
Due le ha anche la stessa Svezia, appena battuta dall’Italia. Sconfitta solo dalla Croazia, in queste 4 gare con Crespi al posto del ct Andrea Capobianco, che prosegue con le giovanili maschili. Le donne sono rimaste in buone mani.
Da “Ilmessaggero.it”