di Vanni Zagnoli
Se ha una qualità, Roberto De Zerbi, è la coerenza, e allora anche nel recupero con l’Inter terrà fuori gli azzurri, per precauzione, perchè entrati in contatto con i positivi in Lituania, sempre più numerosi.
«Per la partita di domani non recuperiamo nessuno – spiega l’allenatore del Sassuolo -: staranno ancora fuori Bourabia, Defrel, Caputo Berardi e Ayhan, positivo al Covid. Chi ha giocato contro la Roma ha fatto bene, non so se cambieremo qualche interprete, potremmo mutare qualche posizione. Naturalmente penso a tutti gli altri, Peluso e Kyriakopoulos, Magnanelli e Haraslin e a qualche altro ragazzino in panchina”.
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Sulla gestione dei nazionali, De Zerbi non cambia idea.
“Abbiamo fatto una scelta, punto e basta. Senza sapere se qualcuno si potesse accodare alla nostra posizione. Lo abbiamo fatto considerando tutto, il calcio e quanto ci sta attorno da più di un anno. Anche domani, seguendo la nostra linea, resteranno fuori.
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Locatelli, Ferrari e Muldur, rientreranno quando scadranno i giorni necessari per poterli reintegrare al gruppo squadra. Loro sono negativi e potrebbero giocare, però abbiamo fatto la scelta sabato per la partita con la Roma, è giusto portarla anche domani”.
Si gioca alle 18,45, orario inconsueto, per evitare la sovrapposizione con la Champions. Un girone fa arrivò la prima sconfitta stagionale del Sassuolo, 0-3, con un secondo tempo di poche occasioni neroverdi.
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“L’Inter è prima con merito, andiamo lì cercando di essere noi stessi sino in fondo. Non ha punti deboli ma è riduttivo limitarsi alla fase difensiva e offensiva. Dobbiamo essere bravi a trovare l’equilibrio tra il difendersi attaccando e viceversa. Il calcio è uno, non sono fasi distinte, sono tutte correlate al 100%. Rispetto all’andata cercheremo di fare qualcosa di diverso, qualche difficoltà l’abbiamo avuta: i primi due gol sono stati frutto di errori nostri evitabili oltre che della bravura della squadra di Conte, comunque partivano da nostre distrazioni”.
L’Europa dei neroverdi è lontana 11 punti, dalla Roma, che al momento sarebbe nella nuova Conference league, con il settimo posto.
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“L’obiettivo è fare una grande partita e uscire con punti. Andiamo per fare bella figura, così è più facile andar via con un risultato positivo. Sabato la mia squadra ha dato un segnale, qualcosa in più mentalmente, a livello di anima, cuore e spirito, offrendo una prestazione migliore”.
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Inter-Sassuolo è sempre stata una partita particolare. La prima e la terza volta i nerazzurri fecero 7 gol, poi però la squadra targata Mapei vinse 3-1, a Reggio, e fu l’inizio della fine per Icardi, che gettò la maglia ai tifosi e se la vide restituita: ”Pezzi di m…”, disse. Nella biografia successiva scrisse: “Sono pronto ad affrontarli uno a uno. Quanti sono? Cinquanta, cento, duecento? Porto cento criminali dall’Argentina che li ammazzano lì sul posto, poi vediamo”. Salvo poi ritirare le copie con quelle frasi. Per Mancini sulla panchina dell’Inter arrivarono altre due sconfitte con il Sassuolo, segnarono Berardi e poi all’ultima giornata Politano e Pellegrini, a regalare l’unica Europa al patron Squinzi, sesto grazie a Di Francesco.
Con Pioli, la sequenza nera dell’Inter si interrompe, grazie a un gol di Candreva, ma poi nel ritorno al Meazza subentra il traghettatore Stefano Vecchi, ex Carpi, e non può evitare la doppietta di Iemmello, la scorsa stagione capocannoniere in serie B. Altri successi sono marchiati Beppe Iachini, su Spalletti. Al Mapei decide Falcinelli, a Milano Politano, poi comprato dall’Inter, e Berardi. Nell’ultima stagione di Spalletti, il Sassuolo passa di nuovo grazie a Berardi e poi fa 0-0, con De Zerbi in panchina. Un anno e mezzo fa, con Conte nerazzurro, si passa dall’1-4 al 3-4, nel finale, al ritorno sul 2-1 Gagliardini sbaglia un gol incredibile, finirà 3-3, con il primo gol in A di Magnani. Ora si attende un lampo di Roberto De Zerbi, che prima di rinnovare il contratto con il Sassuolo aspetta di essere certo di non interessare a squadre più grandi. Da Europa.
Da “Ilmessaggero.it”, “Ilmattino.it”